La vita migliore – Étienne Kern

Titolo: La vita migliore. Storia di Émile Coué, che inventò l'autosuggestione
Data di pubbl.: 2025
Traduttore: Anna Scalpelli
Pagine: 158
Prezzo: € 16,00

Étienne Kern è uno scrittore francese. Nei suoi libri racconta la vita straordinaria di creature strane, persone eclettiche con il coraggio di osare, perdenti visionari che sfidano il destino.

Il sarto volante, il suo romanzo d’esordio uscito nel 2022, si è aggiudicato il premio Gouncurt per l’opera prima.

Un romanzo breve con più voci e diversi spazi temporali: la Parigi della Belle Époque e quella di oggi con la narrazione di uno scrittore che decide di ricostruire in un libro il fallimento del sogno dell’inventore (Franz Reichelt) che sfida il suo destino e mette in gioco con un salto nel vuoto la sua stessa esistenza perché «l’esperienza della vertigine non si sperimenta nella paura di cadere, ma nel desiderio di saltare».

La storia di un uomo che vuole staccare la sua ombra da terra, un Icaro dei tempi moderni che indaga l’abisso con un salto nel vuoto.

Sempre per i tipi de L’Orma editore esce La vita migliore. E anche questa volta lo scrittore francese ci racconta la storia di un altro uomo stravagante, ricostruisce la vicenda biografica di Émile Coué, l’inventore del pensiero positivo.

Tra ricostruzione dei fatti, ricordi personali e finzione Kern con il suo stile asciutto e poetico porta in un romanzo la storia di Émile Coué, il padre dell’autosuggestione, il farmacista che diventò professore di ottimismo, il predicatore di un’esistenza dolce che affascinò il mondo intero e che lascerà tracce nell’immaginario di un secolo.

Émile che sperimenta il suo metodo affidando alle parole la suggestione e l’immaginazione, dando una forma alla gioia.

Sarà l’immaginazione a guidare i suoi pazienti, perché l’immaginazione è la chiave, il rimedio e la malattia.

Coué diventa l’uomo del miracolo e con i suoi studi è acclamato in tutto il mondo.

Il suo Metodo ha seguaci che ripongono una fede illimitata e cieca nelle parole del suo fondatore, e lui fa risuonare nei salotti l’immaginazione e l’autosuggestione, l’illusione è il farmaco che promette giorni migliori.

«Hanno questa speranza. Questo desiderio antico quanto l’umanità stessa. Il giorno prima, su un quotidiano, su un manifesto, hanno visto il volto di quell’omino roseo, in cui tutti ormai si riconoscono. Ed eccoli qui, in fila, carichi di sogni, con le mani giunte, le schiene curve, con tutto ciò che in loro vacilla. Vengono per vedere. Vengono per credere».

Étienne Kern è consapevole che scrivere significa smettere di affrontare il presente e anche questa volta apre la scatola che racchiude la vertigine dei giorni svaniti e ci fa incontrare Émile Coué, l’uomo che ha fatto dell’ottimismo una ragione di vita, portando l’immaginazione nella mente delle persone, regalando loro la suggestione che è possibile vivere ogni giorno come se fosse il migliore di tutti.

Per lo scrittore francese Coué è una pagina di storia che ci dice qualcosa di noi. Inoltre è un perdente e i perdenti lo hanno sempre affascinato.

La vita migliore è un romanzo carico di poesia e Kern si conferma uno scrittore originale e fuori dagli schemi con i suoi personaggi strani realmente esistiti.

Noi lettori siamo affascinati dalla sua scrittura che fa della letteratura un mondo visionario in cui vale la pena perdersi.

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