In Grecia chiude il Centro nazionale per il libro

Il mondo culturale greco è in serie difficoltà: la crisi che negli ultimi anni ha dissestato il Paese ha prodotto una vittima rinomata: “Ekebi”, il Centro Nazionale per il libro greco. Insieme a questo, altre 150 agenzie statali sono state danneggiate dalle difficoltà economiche attraversate dalla Grecia.

Chaterine Velissaris, ex-direttrice del Centro Nazionale per il libro, in una sua dichiarazione afferma che l’attuale stato del mercato editoriale greco è di profonda crisi: “Le vendite sono diminuite di quasi il 40%, mentre l’intera filiera viene soffocata dalla mancanza di credito e di liquidità”.

La dichiarazione dell’ex-direttrice, dopo diciannove anni di servizio al Centro, ha portato ad una richiesta di tutela da parte del mondo dei libri e della cultura; infatti, hanno messo in atto una petizione di protesta per denunciare l’indifferenza del governo rispetto alla cultura e all’istruzione.

Un’altra dichiarazione è stata rilasciata, pochi giorni fa, da Costas Tzavaras, il Ministro della Cultura, che sottolinea: “alla base della decisione c’è anche una riflessione sull’operato del Centro che per vari aspetti non è stato considerato soddisfacente. Il progetto è, quindi, quello di centralizzare le politiche del libro all’interno del Ministero, dove i relativi servizi verranno valorizzati al meglio”.

Una soluzione così radicale potrebbe portare ad un pessimismo diffuso per quanto riguarda le future iniziative di promozione dei libri e della lettura in Grecia e all’estero.

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