
Autore: Cristina Caboni
Casa Editrice: Garzanti
Genere: Romanzo d'amore
Pagine: 392
Prezzo: 14,90
L’intensità dell’iris, la sensualità del gelsomino, la purezza della lavanda. L’arancio che mette allegria, la cannella che seduce, la menta che tonifica. E ancora la spensieratezza del mandarino, la discrezione della violetta… i profumi sono al centro della vita di Elena Rossini, profumiera per tradizione familiare e per predisposizione naturale. Gli aromi l’avvolgono e le parlano, regalandole la capacità di comprendere se stessa e gli altri fin nei loro più nascosti sentimenti, scavando nelle sue emozioni ed evocando ricordi, immagini. “Un profumo è come un racconto, è una forma di comunicazione, solo più sottile ed immediata. Quando il brief, così si chiama, è bel chiaro, allora si parte con la scelta delle essenze. Io le sento tutte, diventano colori, emozioni, mi travolgono, si impossessano di me, non riesco a smettere di pensarci finché il profumo non è termnnato”. (p.206)
Un’infanzia difficile causata dall’abbandono della madre e un’adolescenza solitaria condivisa con la nonna, che l’ha educata all’arte della profumeria tradizionale, hanno fatto di lei una ragazza un po’malinconia e sfortunata in amore. Il fallimento della sua storia con Matteo la sprona, però, a cogliere l’opportunità in grado di cambiare la sua vita: trasferirsi a Parigi per una proposta di lavoro in una grande profumeria.
Nella capitale francese Elena si dedica alla ricerca del Profumo Perfetto, ossessione di tutte le donne di famiglia: ma trovare il concetto, il bief, che parla di noi, con le note di testa e quelle di fondo che raccontano la nostra storia, è un percorso che non può prescindere dal mettere in discussione se stessi. Creare un profumo significa vivere le proprie emozioni, sia facendo i conti col passato che accogliendo con fiducia il futuro, senza chiudere la porta all’amore, che porta in sé uno straordinario potere di rinnovo: come le ricordava nonna Lucia, “il profumo è il sentiero. Percorrerlo significa trovare la propria anima” (p. 16).
E se mentre procedi lungo il tuo cammino ti imbatti in un uomo che profuma di “rose e di pioggia”, tormentato ma romantico, devi ascoltare l’istinto e aprirgli il tuo cuore.
Un romanzo dolce capace di avvolgere il lettore in un alone di profumi e sentimenti, con mille sfumature che colpiscono i sensi. Una storia che ci ricorda il grande potere evocativo dei profumi: la capacità di riportarci alla memoria un ricordo o di presagire ciò che ci sta per accadere.
Cristina Caboni riesce ad evocare gli odori lasciando il lettore piacevolmente inebriato: stile semplice ed elegante, storia coinvolgente, personaggi piacevoli e ben delineati nelle loro contraddizioni. Le note di testa le ho percepite fiorite, ma quelle di fondo le ho sentite fruttate, vivaci e allegre.