Il re delle fate d’autunno – Claudio Chiaverotti e Pierluigi Porazzi

Titolo: Il re delle fate d’autunno
Data di pubbl.: 2024
Pagine: 306
Prezzo: € 18,00

Un piccolo paese del Friuli dall’ingannevole nome di Dolcezza. Una fabbrica che lo nutre e lo uccide sputando veleni, la Ekta. Una ispettrice dai capelli rossi, Giulia Foscari, spedita in quei luoghi dopo un increscioso incidente nella Questura di una grande città, una donna bella e coraggiosa, con un tragico passato e un presente non migliore a causa di una grave malattia. Accanto a lei, l’ispettore Chiarloni, friulano che conosce bene posti e abitanti, e un maresciallo dei carabinieri, Dorigo, con il quale condividono l’indagine sulla strana morte di Silvia il cui cadavere è stato rinvenuto privo di abiti nella piazza di Dolcezza senza evidenti segni di violenza. Chi era davvero questa bella diciassettenne dai lunghi capelli biondi? E cosa ha determinato la sua morte? Cosa combinavano nei boschi lei e il suo gruppo di amiche che, una alla volta, subiscono la stessa orribile sorte? E che significato ha il biglietto trovato nella bocca di Silvia? «Le fate d’autunno, sepolte nei corpi, invocano il re, all’ombra dei morti.»

Molti i sospettati a partire dal selvatico Gionuein che vive isolato nei boschi con la figlia Vera dopo la morte della moglie. O forse Darione, una specie di eremita dopo la fuga di moglie e figlia e la morte della madre. O addirittura Lupo, un tempo bimbo abbandonato nei boschi, poi raccolto e allevato da Anita in seguito alla cui morte, causata dai veleni della Ekta, ha ucciso due dirigenti della fabbrica per rabbia e vendetta. Ma Lupo vive da anni in un ex manicomio, chiuso in una cella sotterranea, senza possibilità di fuga. 

Giulia e il collega Chiarloni si trovano di fronte a un vero rebus, quasi una strada senza uscita e lei stessa, con l’avanzare dell’indagine, capisce di essere in pericolo mentre continua a chiedersi perché l’assassino citi in continuazione le fate d’autunno che sono:

“…creature magiche, invisibili all’occhio… Possono vivere nei boschi, in forma di esseri di pura luce, oppure impadronirsi di corpi umani, solitamente di giovani fanciulle. A loro, il corpo umano serve per sopravvivere negli ambienti ostili, dove regna la malvagità o nei quali l’uomo ha inquinato le foreste e la natura.” (pag. 185)

Chiaverotti e Porazzi hanno architettato un thriller conturbante e complesso nel quale Giulia Foscari e il collega Chiarloni si muovono con difficoltà fra indizi fuorvianti, reticenze e ingannevoli suggerimenti. A fare cornice a questa vicenda da incubo la meravigliosa natura del Friuli.

Francesca Battistella

Francesca Battistella (Napoli, 1955) si è laureata in Antropologia Culturale nel 1979 alla Federico II di Napoli e ha conseguito un Master nella stessa materia presso la Auckland University, Nuova Zelanda, nel 1982. Ha lavorato come Lettrice d’Italiano e Storia Contemporanea nella stessa università nel 1983 e nel 1984. Tornata in Italia è stata traduttrice dal francese e dall’inglese per l’Istituto di Studi Filosofici di Napoli e in seguito per dieci anni segretaria di alta direzione, promoter, editor e organizzatrice di eventi presso la società INNOVARE, gruppo Banco di Napoli. Dal 2008 vive e lavora a Lugano, Svizzera. Negli anni ha pubblicato il romanzo storico Gli esuli (2004), un giallo Il parco delle meraviglie (2006), un noir Re di bastoni, in piedi, una trilogia gialla ambientata sul lago d’Orta che comprende La stretta del lupo (2012), Il messaggero dell’alba (2014), La bellezza non ti salverà (2016) e ancora un noir La verità dell’acqua (2019). Gli ultimi cinque libri per la casa editrice Scrittura&Scritture. Scrive recensioni per Gli amanti dei libri, la rivista Airone (Cairo editore) e Luoghi di libri.

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