Il convento sull’isola – Marco Polillo

Titolo: Il convento sull'isola
Autore: Polillo Marco
Casa Editrice: Rizzoli editore
Genere: giallo
Pagine: 300
Prezzo: 18.00 €

Il lago d’Orta è ricco di suggestioni storiche e paesaggistiche e Marco Polillo, che ama far entrare il lettore passo per passo nei luoghi da lui conosciuti e portarlo a  riconoscersi nell’ambientazione,  era quasi d’obbligo ritornarci dopo la vicenda narrata in Villa Tre Pini. Stavolta però la storia ruota attorno convento di clausura delle suore benedettine presente sull’Isola di San Giulio.

“Ancora poche decine di metri e sarebbe arrivato, ma un impulso improvviso lo fece svoltare verso la piazza: voleva vedere il lago. Era presto, l’umidità della notte non si era ancora dissolta e s’infilava fastidiosa nelle ossa. Enea si diresse a passo lento verso l’imbarcadero. Camminava con lo sguardo a terra, temeva di incontrare qualcuno di conosciuto e non voleva essere disturbato. Si fermò in prossimità della riva e finalmente alzò gli occhi. L’isola era lì, immobile, silenziosa”. (p. 18)

Il commissario Zottia viene chiamato proprio dalla Madre Superiora a indagare su strani furti accaduti all’interno e su un quadro che viene smarrito e ritrovato poi in posti diversi.

Enea non ha molta voglia di farsi coinvolgere. E’ malinconico perché la moglie ormai lo ha lasciato e la storia d’amore intrecciata con la bella Serena nel precedente romanzo non è decollata. Ritornare nei luoghi in cui ha vissuto questa situazione non è esattamente piacevole, ma la giovane amica Chicca lo accoglie con la sua allegria e una donna affascinante e misteriosa occuperà i suoi pensieri.

“Giulia Castelli era ferma all’ingresso con quel sorriso a metà tra il beffardo e il malizioso che le schiudeva le fossette sulle guance. I capelli neri, non più raccolti indietro e bloccati da un fermaglio ma sciolti, formavano uno strano caschetto, un po’ liscio e un po’ mosso, un ordine ordinato che le donava in maniera particolare. Entrò, avvicinandosi al bancone. <<Posso?>> chiese. Poi, senza aspettare risposta, si presentò a Chicca. <<Ciao>> le disse, <<sono Giulia Castelli. La matta dell’isola.>>” (p.93-94)

Sul lago si aggirano personaggi spesso ambigui, che approfittano (più o meno legalmente) della presenza dei ricchi proprietari di ville abitate solo in brevi periodi.

Le indagini partono in sordina, senza troppa convinzione, ma finiscono per accelerare non appena appare il primo cadavere.

Di più non diciamo sulla trama per non togliere al lettore il gusto della sorpresa  ma ci piace citare un elemento insolito della narrazione.

C’è infatti spazio anche per i pensieri di un gatto, opportunista e sornione, vittima della fine della relazione di Zottia e costretto a cambiare casa, le cui riflessioni fanno da commento ai comportamenti e agli stati d’animo del commissario. Un angolino che l’autore si è riservato per inserire i propri pensieri e che fornisce al lettore divertenti intervalli all’interno della vicende

Marco Polillo, presidente dell’Aie e fondatore della casa editrice omonima è al suo quarto romanzo, il terzo con Rizzoli e il penultimo col commissario Zottia, che nel nuovo romanzo “Corpo morto” si trasferisce sulla Costiera Amalfitana.

Il “Convento sull’isola” è un giallo classico in cui ampio spazio viene dedicato all’approfondimento delle storie di ciascun personaggio e alle ambientazioni, descritte con cura e precisione e che non deluderà gli amanti del genere.

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Milanese di nascita, ha vissuto nel Varesotto per poi trasferirsi a Domodossola. Insegnante di lettura e scrittura non smette mai di studiare i classici, ma ama farsi sorprendere da libri e autori sempre nuovi.

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