Autore: James Frey & Nils Johnson Shelton
Data di pubbl.: 2015
Casa Editrice: Nord
Genere: fantasy avventura
Traduttore: Ilaria Katerinov
Pagine: 500
Prezzo: 18,60
Alla chiusura del primo capitolo, dei dodici giocatori che avevano iniziato il gioco, ne sono rimasti solo nove che sono riusciti ad assistere alla venuta del messaggero degli Artefici.
La chiave della Terra è stata trovata e attivata, ora i campioni delle varie stirpi dovranno cercare in lungo e in largo la Chiave del Cielo per assicurarsi la vittoria e la sopravvivenza dei loro popoli. Ma non tutti i giocatori vogliono continuare a partecipare al massacro di Endgame. Mentre sette di loro sono impegnati nella ricerca della nuova Chiave, Aisling Kopp si è recata a New York seguendo vari indizi. Kopp vuole infatti provare a convincere gli altri giocatori a ribellarsi alla follia voluta dagli Artefici e provare a unire le forze con loro per tentare di fermare l’Evento. Ma prima che possa comunicare quanto ha scoperto agli altri giocatori, viene arrestata dai servizi segreti americani che sembrano essere al corrente del gioco e voler partecipare anche loro, ma secondo le loro regole. Nel frattempo, in Etipia, gli anziani axumiti sono decisi a utilizzare un potente segreto che potrebbe salvare la Terra dalla distruzione e addirittura scacciare gli invasori alieni.
“An prende fiato, infila il dito nell’anello della lampo e lo fa scorrere verso il basso di 43 centimetri. La torcia elettrica cade nella bara. Illumina il volto di Chiyoko Takeda. Uno degli occhi è aperto e vacuo, asciutto, con la pupilla dilatata e nera; An abbassa a palpebra. L’incarnato è pallido con una sfumatura azzurra. Capillari viola disegnano una fratturale di linee irregolari sulla guancia destra. Le labbra hanno il colore del mare. Sono socchiuse. An vede il buio che c’è dentro, e la linea sottile degli incisivi. I capelli neri, lisci e immutati, sono stati pettinati e legati, scostati dal viso. Le posa le mani sulle guance. Le accarezza il collo e le clavicole e la curva delle spalle, coperta da una casacca da ospedale verde e chiaro. Piange.” (An, pag. 107).
Un paio di anni fa, mi ero trovato a leggere il primo capitolo di questa serie, Endgame: the Calling. Lo avevo trovato pessimo. Già l’idea di dodici ragazzi costretti a un survival game mi sembrava un tantino…familiare, come se l’avessi già letta da qualche parte (tipo nella serie di romanzi Hunger Games). Accompagnamo la scarsa originalità a uno stile narrativo molto artefatto, ripetitivo e pesante non otteniamo un grande risultato. Sono stato piacevolmente sorpreso che il secondo capitolo della serie Endgame sia migliorato leggermente sotto quel punto di vista. Le avventure dei giovani campioni si fanno più serrate ed interessanti e l’autore è riuscito a creare nuove situazioni in grado di creare una discreta suspance. Molto più leggibile del primo episodio, Endgame: la chiave del cielo, è un romanzo abbastanza interessante che merita di essere letto.