
Autore: Ezio Sinigaglia
Data di pubbl.: 2016
Casa Editrice: Nutrimenti
Genere: Narrativa
Pagine: 109
Prezzo: 15 €
La vita è fatta di incontri. In ognuno di essi scambiamo emozioni e sensazioni. Cediamo una parte di noi autentica e immutabile. Eclissi è quindi la storia di un incontro occasionale tra l’architetto triestino, Eugenio Akron, e la vedova americana Clara Wilson. Tutto si svolge in un’isola del nord Europa. Entrambi i protagonisti si trovano lì per assistere a un evento unico: una imponente eclissi solare.
Per poco meno di tre minuti sarà buio sulla terra, ma in loro si riaccenderà la memoria; e proprio guidati dai ricordi, i due protagonisti avranno modo di chiudere i conti con il passato.
I ricordi, a loro dobbiamo tutto! A volte ci guidano, altre volte ci bloccano nelle nostre scelte; per tutta la vita, però, o ci pungono o ci solleticano, facendoci o ridere o piangere. Akron e Wilson sono due persone malinconiche, eppure, vivono questa sensazione in maniera opposta. L’architetto italiano è introverso e riflessivo; la vedova americana è eccentrica e sbarazzina, tendenzialmente ironica. Lui lunare, lei solare… spesso danno luogo all’eclissi totale della spontaneità, nonostante tutto, hanno bisogno l’uno dell’altra. Perché?
Akron ha un enigma da risolvere e riguarda una vecchia amicizia; Wilson ha bisogno di guardare la vita da un altro punto di vista. C’è un altro aspetto importante, tutti e due sono ormai anziani, nel tramonto dell’esistenza; ma il loro ritorno al passato, attraverso la rievocazione dei ricordi, non è un’operazione di mera malinconia, ma di comprensione. Dare un significato al proprio percorso di vita è il senso stesso del nostro passaggio terreno. Essere consapevoli di ciò che si è stati è una preparazione all’eternità… un morire in pace, per risorgere candidamente altrove.
Così, l’eclissi diventa un rito di passaggio: catabasi e anabasi della memoria, sinonimo di redenzione terrena e preparazione al cielo.
Ezio Sinigaglia ci racconta tutto questo attraverso un romanzo ben scritto. Ama unire le lingue e creare le parole; in alcuni frangenti sembra Queneau. Lui è milanese ed è stato apprezzato da Vittorio Sereni, ma è anche stato continuamente rifiutato dal mondo editoriale… misteri della nostra “italietta” culturale, che non mi sorprendono più. Poi leggi questo Eclissi e ti rendi conto che la letteratura non è morta, ma ancora pulsa con passione in coloro che la coltivano con dignità.
Buona lettura.