HarperCollins, tra i Big Five del libro americani, annuncia di aver adottato un nuovo tipo di watermark per proteggere le proprie edizioni digitali. Digimar Guardian Watermarking for Publishing è la nuova filigrana la cui promessa è quella di fornire all’editore un modo più semplice e meno invasivo per proteggere i propri file dalla copia illegale.
Nonostante la salvaguardia del diritto d’autore sia un servizio primario per le case editrici, non è sempre facile fornirlo. Da qui la questione: Drm, sicuro ma meno immediato per il lettore o watermark, più leggero ma che fa affidamento sostanzialmente sulla buona volontà dell’utente?
La questione non è semplice in particolar modo in un momento in cui si assiste alla moltiplicazione dei canali attraverso cui sono veicolati i prodotti in bit che nella loro vita digitale passano da distributori, retailer e biblioteche, senza pensare alla molteplicità di device attraverso i quali vengono fruiti.
Digimarc, la piattaforma che offre API per tutti i principali formati genera per ogni transazione un’unica filigrana identificativa, invisibile per l’utente e assolutamente anonima. Diventa pertanto più difficile per gli hacker rintracciarla e rimuoverla. Il dipartimento di antipirateria di Digimarc monitora costantemente il Web per trovare contenuti marchiati con la filigrana segnalandoli all’editore che in questo modo ha la possibilità di risalire alle fonti del file pirata e capire attraverso che canali la copia pirata arriva su Web.