Autore: Maria Zambrano
Data di pubbl.: 2020
Casa Editrice: Marietti 1820
Genere: Saggi
Traduttore: Elena Laurenzi
Pagine: 177
Prezzo: € 20,00
«L’aurora è una linea che traccia l’abisso tra la luce e le tenebre, che precipita le tenebre nell’abisso da dove, forzosamente, dovranno risorgere».
Queste è una delle tante divagazioni contenute in Dell’Aurora, un libro straordinario di Maria Zambrano.
La filosofa spagnola nella sua scrittura intreccia pensiero e vita in una trama poetica che riannoda sempre i fili dell’esperienza con la riflessione.
Dell’Aurora è un libro unico e davvero bello, una di quelle letture edificanti a cui non possiamo e non dobbiamo sottrarci.
Dopo molti anni adesso torna in libreria, lo pubblica Marietti 1820, a cura di Elena Laurenzi.
L’Aurora nel pensiero e nella scrittura di Maria Zambrano è una rivelazione, un’epifania che rivela intuizioni sempre sospese tra poesia e vita.
L’Aurora non è il preludio, bensì il centro stesso del giorno nel mezzo della notte, il giorno notte, la luce – tenebra che poi si separano senza perdersi l’una nell’altra. Per Maria Zambrano l’Aurora e la vita stessa.
Ci perdiamo nei labirinti dell’Aurora mentre leggiamo le divagazioni sublimi della filosofa che rincorre il germinare silenzioso dell’Aurora e attraverso la ricerca delle parole perdute con la lingua della poesia ci sorprende per incantarci con la sua lettura sempre interiore.
«L’Aurora non arriverebbe se non ci fosse la notte ad annunciarla, se non ci fosse che quella, la sua notte, a risvegliare il desiderio del manifestarsi nella luce».
Tra parole indicibili e parole perdute, quasi come un paradosso l’Aurora germina nella notte del senso, anche dove Dio tace.
C’è la mistica nel pensiero di Maria Zambrano che si cimenta con le contraddizioni dell’intuizione Aurora.
La sua scrittura scaturisce da un ‘interiorità profonda, a tratti insondabile, lo scavo accade tutto nella coscienza e nell’anima, tutto resta sospeso nel mistero di una parole che non smette di essere ricerca.
«Perciò di questo libro – scrive Elena Laurenzi – è difficile parlare, senza provare un sentimento ineludibile di inopportunità. Come ogni vera poesia, può solo essere offerto, ricostruendo tutt’al più il percorso che ha portato alla sua apparizione».
Non ci resta che leggere Dell’Aurora come un libro che ci attraversa. Questa straordinaria intuizione di Maria Zambrano ha il chiarore della poesia autentica: è la parola che dà vita per mezzo della luce.
Così, quando Maria Zambrano rende omaggio a due filosofi aurorali come Ortega y Gasset e Friedrich Nietzsche parla dell’Aurora come a una guida che conduce al superamento di ogni cosa.
Perché l’Aurora pura è quella che si accende e coincide con l’amore, porta con sé la luce che redime le tenebre: luce inconcepibile, l’umica luce desiderata dal cuore inquieto di ogni creatura, l’unica che gli dà pace.
L’Aurora di Maria Zambrano è poesia pura, un’apparizione con cui le tenebre devono fare i conti, perché paradossalmente anche l’oscurità ha in sé uno sguardo di luce.
Quello sguardo è l’Aurora e non tarderà a manifestarsi.