Alla guida dell’Einaudi – Mimmo Fiorino

Titolo: Alla guida dell'Einaudi
Autore: Fiorino Mimmo
Data di pubbl.: 2011
Casa Editrice: Mondadori editore
Genere: Narrativa
Pagine: 157
Prezzo: 10

Questo libro raccoglie le memorie di un testimone d’eccezione di molte vicende legate alla celebre casa editrice torinese  e al suo fondatore: Mimmo Fiorino – l’autore – è stato infatti l’autista personale di Giulio Einaudi.

Mimmo, calabrese, emigrato in Germania e poi stabilitosi a Torino alla fine degli anni Settanta, è in cerca di un lavoro che gli permetta di sostenere la propria famiglia. La storia è dapprima personale, un tentativo di raggiungere il benessere lontano dalla propria terra natìa e poi si intreccia, grazie ad un colpo di fortuna, a quella di Einaudi: da magazziniere diventa chaffeur:

“Chi fa l’autista […] col capo ci sta sempre. Ore e ore dentro l’abitacolo di una macchina.”

E’ l’inizio di un rapporto che, ad ogni viaggio (che sia tra le Langhe così come verso il famoso mercato torinese di Porta Palazzo alla conveniente ricerca di un paio di calzini), accresce conoscenze, confidenze, preziose intimità e cordialità tra i due.
L’autore non sorvola nemmeno su – spesso divertenti – piccoli scontri tra un eccentrico e pretenzioso datore di lavoro ed il  suo dipendente: “«Domattina devi andare a casa sua, in via della Rocca, alle 8.29.»”

“Mi sento un po’ come se avesi fatto da autista alla storia della letteratura degli ultimi decenni, seppure scritta in modo diverso rispetto ai manuali scolastici. E di questo devo ringraziare Giulio Einaudi.”

Si susseguono infatti curiosi aneddoti ed impressioni, talvolta brevissime (come i pochi incontri con Natalia Ginzburg lungo un corridoio), sugli scrittori di Einaudi: dai colossi dello Struzzo ai giovani che Mimmo si augura di poter conoscere meglio in futuro come Niccolò Ammaniti, Tiziano Scarpa, Simona Vinci e Vincenzo Cerami.

In qualche caso Mimmo è già unito da autentica affinità agli scrittori.
Dalla consuetudine con Sebastiano Vassalli scaturisce un regalo da conservare poi in una vetrina chiusa a chiave, è una copia  di Archeologia del presente. La preziosa dedica apposta da Vassalli ispira proprio il titolo di queste memorie: “A Domenico ‘Mimmo’ Fiorino, alla guida dell’Einaudi, Sebastiano”.

Fiorino compone il libro come una “miniera di racconti” semplici e di affetti che non può non attrarre almeno la curiosità degli appassionati di letteratura italiana.

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