E riaprirò gli occhi – Antonella Maia

Scritto in uno stile moderno, senza fronzoli ma con molti dialoghi, E riaprirò gli occhi rappresenta l’esordio della scrittrice Antonella Maia, pubblicato da Golem edizioni. La storia, un romanzo d’amore, è raccontata dai protagonisti in prima persona, come in un diario.

Siamo nel 1977. Beatrice, una giovane ragazza di vent’anni, già sposata da due con Boris, trova lavoro come redattrice in una radio privata. Qui conosce Pietro, il direttore, a sua volta sposato e con un figlio. Tra i due si instaura un rapporto di collaborazione ed amicizia, che tuttavia ben presto si trasforma in qualcosa di più profondo. Boris, il marito, pur di non perderla, si rassegna ad accettare la relazione tra la moglie e Pietro “avevamo spesso discussioni accese sulla relazione tra me e Pietro, ma gli insulti, le scenate, le battute velenose erano cessate” (pag.147), ma col passare del tempo questa strana liason si fa sempre più complessa, tormentata e drammatica per tutti i protagonisti.

Amore, passione, trasgressione, rimorsi, rimpianti, sofferenza, sono tutti gli ingredienti di E riaprirò gli occhi che si fondono in una vicenda appassionante dai profondi contenuti psicologici. Solo dopo molti anni Beatrice, combattuta tra i sensi di colpa e la passione, tra il turbamento e la disperazione per un angoscioso e sconvolgente segreto, riuscirà finalmente a trovare il coraggio per affrontare i propri fantasmi e a fare una scelta.

Il libro sostanzialmente è diviso in due parti: quello che è accaduto negli anni 77-78 e quello che accade ai giorni nostri. La storia è avvincente; il lettore rimane inchiodato ad ogni pagina in attesa di una scelta definitiva che tarda a venire, perché colpe e verità sono sempre controverse e non sempre è possibile scegliere chi e/o quando iniziare o cessare di amare. Antonella Maia rivela un’abilità straordinaria nell’esplorare i sentimenti e nel farceli sentire nostri. E non di meno ha saputo dare alle sue pagine un finale del tutto imprevedibile.