
Data di pubbl.: 2025
Traduttore: Monica Pesetti
Pagine: 272
Prezzo: € 19,00
Siamo a Trieste all’inizio dell’estate del 2023 e il commissario Proteo Laurenti deve fare i conti con il suo prossimo pensionamento. Flemmatico, intelligente, determinato, Laurenti è da anni felicemente sposato con Laura, proprietaria di una casa d’aste, e ha tre figli: Marco, ottimo cuoco in un ristorante cittadino, Livia e Patrizia, al momento in giro per il mondo su una gigantesca nave porta container insieme alla figlia, la piccola Barbara, perché non ha voluto separarsi per mesi dal marito Gigi che sulla nave lavora. Laurenti adora la sua casa vicina alla costa e nel corso di questa avventura tenterà invano di fermare la moglie che vorrebbe trasferirsi in una vecchia villa con giardino vicina al centro.
Intanto, in una notte in cui la bora sta facendo il suo ingresso a Trieste, due gigantesche Range Rover nere, dopo aver creato non pochi problemi agli altri automobilisti durante il loro percorso, scaricano sul molo Fiodor Iljin, russo ai domiciliari con braccialetto elettronico, del quale è riuscito a liberarsi, proveniente da Milano da dove sta fuggendo per tornare nel suo Paese. Un gommone guidato dalla skipper Maria D’Antimi lo conduce a un attracco sicuro non prima però di avergli permesso di piazzare una carica esplosiva sullo Sailing Yatch A, barca di 143 metri sequestrata a un magnate russo e da mesi ferma in rada a Trieste. Una manovra diversiva per facilitare la fuga di Iljin, non fosse che all’attracco del gommone al faro di Salvore in Slovenia, qualcosa va storto e qualcuno spara a Maria uccidendola, mentre Fiodor Iljin si dilegua. Sarà proprio Laurenti a trovare il cadavere della donna durante un’uscita mattutina per la rituale pesca subacquea e da lì prenderà il via l’inchiesta condotta insieme alla sua squadra: l’ispettore capo Pina Cardareto, il secondo in comando Gilo Battinelli, l’esperto di computer Moreno Cacciavacca e i giovani agenti Sonia Padovan e Enea Musumeci, senza dimenticare la sua assistente personale, l’affascinante Marietta. Una squadra dalla provenienza composita com’è composita la provenienza degli abitanti di Trieste e quella delle persone presto indagate. Intanto, dietro le quinte, ma neanche troppo, dell’omicidio di Maria si muove l’anziano, corrotto e già indagato, imprenditore Raffaele Raccaro che si avvale, per i suoi traffici legati agli appalti delle grandi opere previste in città, della propria società governata dalla sorella gemella di Maria, Antonia D’Antimi ora disperata per quella morte incomprensibile.
Già, perché Trieste non è poi questo luogo così tranquillo “…quella città, in cui si scontravano le ideologie europee, non era mai stata un’oasi di pace.” (p. 231)
Ad aiutare Laurenti in questa indagine tutt’altro che semplice e lineare – non sarà facile stabilire i collegamenti fra la morte di Maria, la fuga del russo e le tresche di Raccaro e dei suoi sodali – ci sarà una sua vecchia e amata conoscenza, il Procuratore Capo della Slovenia Ziva Ravno, e a Trieste il procuratore Scoglio. A ostacolarli con poco successo Beba Varriale dei Servizi.
Veit Heinichen, tedesco, fra i più noti scrittori di noir europei, vive da anni a Trieste, nella quale ha ambientato i suoi libri, e che descrive in maniera precisa e intrigante. Luci e ombre di una città di confine, splendida, un po’ pettegola, maestosa, multietnica, ricca di un incredibile passato e, ci auguriamo, di un luminoso futuro.