Un tè con Sveva Casati Modignani

Esce oggi, 4 ottobre 2016, il nuovo romanzo di Sveva Casati Modignani. È intitolato “Dieci e Lode”. Un titolo che ci rimanda ad un ambiente scolastico, certo, ma che in un qualche modo ci fa anche pensare all’autrice: un po’ come lei, infatti, sempre, da dieci e lode.

Milioni di copie vendute e tradotte in più di 20 Paesi, un successo dopo l’altro, libri in grado di coinvolgere e avvicinare alla lettura anche chi la lettura non l’ha mai voluta considerare. Regina del romanzo rosa italiano e ispiratrice indiscussa di milioni di donne che traggono conforto dalle sue storie.

Noi l’abbiamo incontrata per un tè (e per voi!), mercoledì scorso 28 settembre, alla libreria Open di Milano.

Arriva perfettamente in ordine, profumata, vestita con un cappotto blu cielo e scarpe basse coordinate, il giusto per dare l’impressione di essere sempre impeccabile, come i suoi libri.

Intorno ad un tavolo con pasticcini e copie del suo nuovo romanzo ci ha raccontato la trama di “Dieci e Lode”, fin da subito facendo emergere la sua passione per quello che fa da anni: Scrivere. Il coinvolgimento della trama è sicuramente alto, ma raccontata da lei, questa storia, è ancora più travolgente, dolce, accattivante, con un pizzico di provocazione nei confronti mondo della scuola in Italia, e delle istituzioni, come non manca mai. Ci racconta come faccia a scrivere con tanta frequenza, e contenuti così attuali, quotidiani; ci dice che la sua ispirazione deriva dal mondo che la circonda, ad esempio per questo libro ha tratto molto dall’esperienza scolastica dei suoi nipoti. La curiosità, continua, è l’arma segreta della sua produzione: quando incontra qualcosa che la incuriosisce, e di cui non sa molto, si attiva per “scavare” a fondo, trovare risposte, documentarsi, informarsi: è da lì che nasce la nuova storia, da qualcosa che la incuriosisce, ed è proprio questa curiosità che ancora la stimola a scrivere, fino all’ultima parola, fino all’ultimo punto.

Ci dice poi, la Modignani, che per lei i personaggi dei suoi romanzi sono come amici, amici che la sera, prima di andare a letto saluta, che porta con sè addormentandosi, e chiedendosi: “Chissà cosa faranno domani?”. Ha un buon rapporto con i personaggi che descrive, ed è per questo che riesce a renderli così autentici e credibili: spesso sono tratti da figure realmente esistenti, mixate nelle loro sfumature più accattivanti. Ci spiega infatti che quando incontra il cosiddetto “blocco dello scrittore” (perché, sì! Accade anche a lei..), si accorge spesso di aver fatto una scelta sbagliata, ovvero di aver attribuito ad uno dei protagonisti un comportamento che non è in linea con il suo carattere: come dice lei “ che nella vita reale non avrebbe MAI attuato!”.

Prima di salutarci ci lascia una copia autografata del nuovissimo “Dieci e Lode”, di cui non vogliamo svelarvi niente! Ci saluta con tutta la dolcezza che diffonde e lo fa attraverso un abbraccio, e… qualche anticipazione su un futuro libro!!!

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