Vi è mai capitato di vedere una fotografia di Casa Batllò, la famosa costruzione di Gaudì a Barcellona, con i suoi artistici balconi ricoperti da rose rosse? O meglio, vi è mai capitato di assistere a questo meraviglioso spettacolo dal vivo?
A me è successo, più volte, di incontrare su Instagram, scatti di questa incredibile situazione, ma ho sempre creduto si trattasse di particolari eventi privati che avevano comportato un tale allestimento. Questo accade, invece, ogni anno ad inizio primavera, in particolare il 23 di aprile, in occasione della festa di St. Jordi (il nostro San Giorgio).
Da noi 23 aprile significa Giornata Mondiale del Libro e dei Diritti d’Autore, ma tutto ciò in Catalogna coincide con la festa del patrono, una delle ricorrenze più antiche e sentite del territorio. Per la Festa di St. Jordi le celebrazioni sono particolari e molto suggestive, ma soprattutto uno dei due protagonisti assoluti è proprio lui: il Libro!!
Si tratta di una tradizione saldamente tramandata negli anni, ufficialmente celebrata dal 1456 (anche se si venerava già dal VII secolo); la versione di origine medievale prevedeva di celebrare la giornata con una “feria de rosas o de los enamorados” (festival delle rose o degli innamorati), nel Palau de la Generalitat. A questa vecchia tradizione si aggiunse la “Giornata del Libro“, in Spagna celebrata dal 1926, creando così in Catalogna una celebrazione mista delle due cose e particolarmente gradita alla popolazione.
A partire da questa fusione in Catalogna si celebra una vera e propria festa popolare a trecentosessanta gradi, caratterizzata da una giornata in cui le città , con Barcellona in prima fila, si riempiono di bancarelle di libri e rose: la tradizione vuole che si regali ad un parente o amico a cui si vuole particolarmente bene una rosa o un libro, o entrambi, e lo stesso a chi si ama, per le coppie in particolare si è affermata la consuetudine che siano gli uomini a regalare una rosa alla compagna e le donne un libro ben scelto al proprio uomo.