Abbiamo incontrato Lorenzo Amurri in due momenti: in un’intervista e durante la presentazione fatta da Serena Dandini del suo libro, candidato al premio Strega 2013, Apnea. Ascoltando Lorenzo l’unica parola possibile è vita.
Il papà di Lorenzo, Antonio, è stato scrittore umorista satirico, soggettista radiofonico e televisivo oltre che paroliere; i fratelli di Lorenzo sono il regista Franco Amurri e l’autrice televisiva Valentina Amurri. Lorenzo è stato il classico figlio minore scapestrato, sovversivo e Serena Dandini, legata a lui da una profonda amicizia con la sorella, ci rivela che è stato proprio lui a ispirare il personaggio comico di Lorenzo a Corrado Guzzanti.
Lorenzo ama la musica, gli piace viaggiare ma purtroppo sedici anni fa, sciando con la fidanzata Johanna, ha un incidente e perde completamente la sensibilità del corpo dai capezzoli in giù. Lorenzo ha un percorso difficilissimo: faticoso sia fisicamente che psicologicamente; passa da Terni a Zurigo in diversi centri riabilitativi e pensa di farla finita diverse volte. Il libro racconta in modo duro ma anche molto ironico l’incidente.
L’autore ci racconta sia nell’intervista sia nella presentazione che se non ci fosse stato l’incidente forse non avrebbe mai cominciato a scrivere. Nel 2008 apre un blog per raccontare la disabilità e l’unico modo possibile era farlo con ironia. Poi un’amica riconosce nei suoi scritti la possibilità di un romanzo e gli dice: “la scrittura è il posto dove le gambe le hai di nuovo, usale!” Scrivere per lui non è semplice visto che è costretto a farlo con il mignolo della mano destra, ma ormai è una necessità.
Il libro racconta di un coma sveglio, durato fino a quando Lorenzo non ha deciso che valesse la pena vivere. All’inizio l’autore non voleva accettare ciò che gli era successo, ha provato spesso grandi dolori fisici e attraverso il libro ha voluto far sentire sulla pelle di chi legge ciò che ha provato.
Il libro termina con una grande energia e molto positive sono state le reazioni dei lettori sia disabili che non.