Titolo:Piccoli passi di felicità
Autore: Lucy Dillon
Edizioni:Garzanti
Anno di pubblicazione: 2012
Numero di pagine: 414
Prezzo: 17.60 euro
Dopo la perdita del marito Ben, Juliet abita, con il suo fedele Minton, nella casa che i due avevano appena acquistato e che dovevano iniziare ad arredare e sistemare. Vive fra gli scatoloni in quest’ abitazione priva di qualsiasi confort e sicurezza. Nutre il suo cane ma, ormai da mesi, lei salta anche i pasti. Tutto le sembra difficile, quasi impossibile, perché non riesce ad accettare la perdita del suo amato Ben che conosceva fin da bambina, con il quale ha condiviso moltissime cose, belle e brutte, e del quale sente una mancanza straziante. Da quel giorno fatale è piombata in una fase di disperazione. Ha anche abbandonato, temporaneamente dice lei, il proprio lavoro come cuoca e organizzatrice di matrimoni, battesimi, feste.
“Juliet aveva letto con un senso di distacco il capitolo sulle nuove relazioni in tutte le guide sul lutto perché non riusciva a immaginare di allacciarne una. Era come vedere la cattedrale di St. Paul che ti veniva rasa al suolo davanti agli occhi e poi vederti consegnare i progetti per ricostruirla […] La vita è un enorme gioco di sedie musicali e nessuno ti avvisava di quando sarebbe cessata la musica”
E’ Diane a spronare quasi con la forza Juliet ad uscire. Così la nostra protagonista, nel portare a spasso ogni giorno il suo fido Minton e trascinata dalla presenza sempre più coinvolgente del cagnolino, scopre un mondo nuovo fatto di nuovi linguaggi e codici, dove le persone si chiamano con i nomi dei loro cani: è il mondo dei dogsitter.
Sarà questo mondo ad aiutarla a riprendere possesso della sua vita. Sarà questa la sua terapia miracolosa. Infatti ogni qualvolta esce si sente viva , sorride, rinasce. Piano piano Juliet sente di avere un intuito particolare e un modo tutto suo di farsi capire dai quattro zampe. E sempre più persone vogliono che sia lei a occuparsi dei loro piccoli amici.
Questo il messaggio di Piccoli passi di felicità: la vita è un gomitolo che ti avvolge e ti stringe e a cui non puoi sottrarti e la felicità si raggiunge a piccoli passi, giorno dopo giorno, ricostruendola lì dove qualcosa è crollato.