Perchè pagare le tangenti è razionale ma non ti conviene – Armando Massarenti

Titolo: Perchè pagare le tangenti è razionale ma non ti conviene
Autore: Massarenti Armando
Data di pubbl.: 2012
Casa Editrice: Guanda
Pagine: 130
Prezzo: 12

Armando Massarenti è il responsabile del supplemento culturale domenicale de “Il sole 24 ore” e direttore della collana Scienza e filosofia per Mondadori Università. Con la sua enorme esperienza ci regala un saggio dal titolo assai evocativo che ci dà un messaggio importante. L’autore spiega, con argomentazioni documentate di importanti economisti e filosofi riproposte nel suo libro, il comportamento di corrotti e corruttori, facendo capire ai lettori come tutto ciò sia “razionale”.

Molte sono le teorie citate per costruire un sistema in grado di spiegare lo sporco meccanismo e molte di queste sono anche assai diffuse, soprattutto tra gli studenti universitari. Il famoso “dilemma del prigioniero”, esempio della teoria dei giochi, è facilmente riscontrabile e con esso si possono rileggere situazioni comuni: mi conviene confessare ed accusare l’altro? O mi conviene tacere? Qual è la condizione più vantaggiosa? I processi di Tangentopoli hanno fatto la storia e si capì subito che il funzionamento del sistema obbediva a regole ben precise e difficilmente trasgredibili. Il saggio ci fa comprendere proprio questo: quale è il comportamento dei furbi e quale quello dei fessi. E la cosa divertente, se così si può dire, è che questi ruoli non sono sempre così scontati e chiari. Molto rapidamente si capisce che tutte queste grandi idee del passato (non poi così tanto lontano…) si relazionano con l’omertà, con l’evasione fiscale e anche, semplicemente, con il passare ad un semaforo rosso.

“… Ci sono posti in cui tutti rispettano i semafori. In altri posti invece nessuno li rispetta. Là dove le persone generalmente non obbediscono al semaforo, accade che nessun altro vorrà rispettarlo. Se vedo che le persone non si fermano davanti al rosso, allora non mi fermerò neanch’io: potrebbe essere stupido o addirittura pericoloso…”

L’obbiettivo del libro è sicuramente quello di conoscere, di dare strumenti per capire e non quello di giudicare qualcosa di cui tutti conosciamo la natura. Il problema principale della corruzione è che sembra essere sempre tremendamente un argomento di attualità! Forse allora è meglio informarsi, sapere è meglio che non sapere. Chissà che questo breve saggio contribuisca a formare dei cittadini migliori…

 

Riccardo Barbagallo

Lavoro da qualche anno nell'editoria, mi occupo di comunicazione per editori e autori e sono un digital addicted. Al contrario di altri, non mi posso definire un lettore da sempre, 'La coscienza di Zeno' in prima media è stato un trauma troppo forte da superare per proseguire serenamente la relazione con la lettura. Più avanti ho deciso di leggere un libro per piacere, e non per obbligo, ed è stato lì che ho capito quale sia la vera forza della lettura: la capacità di emozionare. Credo che sia questo il segreto, se così possiamo definirlo. Non ho più smesso.

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