Omicidi sulla Senna – Ingrid Astier

Titolo: Omicidi sulla Senna
Autore: Ingrid Astier
Data di pubbl.: 2014
Casa Editrice: Bompiani
Genere: thriller
Traduttore: Sergio Arecco
Pagine: 460
Prezzo: 19.00

Jo non aveva ancora avuto il coraggio di leggere l’articolo. Lentamente, prese il giornale. Finse di vagare con gli occhi, di soffermarsi su qualche altro titolo, per distogliere lo sguardo da quella cronistoria di sangue. Ma lo sguardo non potè che tornare su quel punto focale, su quel titolo tanto temuto. (Jo Desprez pag 388).

Una fredda notte d’inverno a Parigi. Un gommone trasporta alcuni agenti della polizia fluviale che stanno svolgendo il loro giro di routine. improvvisamente viene rinvenuta una barca abbandonata in modo sospetto al molo 36. Un brutto presentimento colpisce tutti gli agenti che decidono di recarsi a controllare. All’interno dell’imbarcazione giace una donna, con un lungo velo che la copre completamente. Bastano poche osservazioni per capire che per la misteriosa occupante della barca, non vi è più nulla da fare. Ma quando il corpo viene portato alla sezione investigativa per l’autopsia viene trovato un biglietto che l’ispettore Jo Desprez, incaricato di occuparsi dell’indagine, non può ignorare. La vittima aveva in tasca l’indirizzo di Charles Beaux, noto profumiere di Parigi e intimo amico dell’ispettore Desprez da tempo immemore. Ma mentre l’ispettore Desprez tenta di ricostruire la tragica vicenda della donna trovata sul fiume, la Senna fa ritrovare un altro cadavere, il secondo di una lunga serie. Un pazzo si aggira per Parigi seminando morte tra giovani donne e Jo Desprez dovrà fare di tutto per poterlo fermare.

Primissimo romanzo della giovane esordiente Ingrid Astier, che con questo romanzo si è assicurata numerosi e prestigiosi riconoscimenti letterari in Francia, Omicidi sulla Senna è un thriller che avrebbe potuto essere migliore se fosse stato un pochino più “snello”. Nel tentativo di rendere il romanzo il più realistico possibile, l’autrice ha passato un lungo periodo di tempo all’interno del dipartimento della polizia fluviale di Parigi, ma proprio questa sua ricerca di una maggiore accuratezza possibile, rende il romanzo troppo ricco di descrizioni minuziose, tecnicismi distaccando l’attenzione del lettore dalla storia e rendendo la narrazione molto pesante e faticosa. Se l’autrice si fosse concentrata molto di più sull’azione questo libro sarebbe stato davvero un’ottimo tramplino di lancio. Non mi sento di consigliarlo al grande pubblico ma solo ai grandi appassionati del genere thriller.

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Gabriele Scandolaro

Mi chiamo Gabriele e sono un lettore. Ho iniziato a leggere quando ero molto piccolo, complice una nonna molto speciale che invece delle classiche favole riempiva le mie giornate raccontandomi i capolavori teatrali di Shakespeare e di Manzoni. Erano talmente avvincenti le sue narrazioni che, appena mi è stato possibile, ho iniziato a leggere per conto mio. Ma terminato il mio primo libro ne ho iniziato subito un altro. Poi un altro. Da allora non riesco più a smettere di leggere. Quando non leggo o studio, lavoro come Educatore e suono il violino.

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