Data di pubbl.: 2024
Pagine: 231
Prezzo: € 16,99
Montebeni, Toscana, ottobre 2017. Il novantenne cercatore di funghi Fulgenzio Nardella trova il corpo di un ragazzo ucciso a fucilate. A Sandra Bellucci, da sei anni nella Mobile, Reati contro la persona, e al nuovo acquisto della squadra Brigitte Bersani, Fulgenzio dirà di aver sentito tre spari distinti e di aver capito, dal rumore, che si trattava di un’arma di grosso calibro. Il morto è un ragazzino di diciassette anni presto riconosciuto come Giuliano Astoletti dal volontario della Protezione Civile Gerri Antonioli. Con lui, si apprende di lì a poco, c’era la sua giovanissima fidanzata, Giada Morini, figlia di Vanessa, madre single, e abitante ai Carpini proprio come la famiglia di Giuliano. I ragazzi erano usciti prestissimo quella mattina per raccogliere castagne. L’ispettore Nicola Castano e il suo capo, nonché capo della Mobile, Domenico Canzi vengono prontamente avvertiti, ma nessuno presta fede alla teoria del Sostituto Procuratore Adalberto Cacciarossi che si tratti di un delitto legato al mondo della droga. E il giorno dopo, in un burrone poco lontano dal luogo del primo ritrovamento, ecco il cadavere di Giada: un colpo di fucile le ha reciso l’arteria femorale e molte coltellate le hanno sfigurato il viso. Nell’indagine viene subito coinvolta Lorena Montaldi, consulente della Squadra Mobile, specializzata in psicodiagnostica forense e psicologia criminale, nonché perito del Tribunale di Firenze e compagna di Nicola Castano. Sembra un duplice delitto inspiegabile: chi poteva voler male ai due giovani tanto da ucciderli in modo così efferato? E la stagione di caccia non è neppure iniziata. Dunque, è da escludere che si sia trattato di un incidente. Lorena e Nicola, insieme al resto della squadra, indagano a tutto tondo non solo nella vita delle vittime, ma in quella di familiari e amici. Però il tempo passa e sembra che non si venga a capo di nulla. Intanto Lorena viene coinvolta, per il suo lavoro di psicologa, in quello che sembra un caso di abuso di minore, una vicenda dolorosa e complessa al centro della quale c’è una tredicenne. Finché un nuovo delitto, in apparenza totalmente scollegato dal duplice omicidio dei ragazzi, getta una luce nuova e sinistra sulla scena. E una frase gira nella testa di Lorena: sembra una tragedia shakespeariana. C’è un collegamento fra i due casi? E se esiste, come smascherare il colpevole?
Giallo come sempre impeccabile questo terzo capitolo della saga che Lilli Luini ha dedicato alla profiler Lorena Montaldi e ai vari membri della Squadra Mobile fiorentina. Nessuna sbavatura, nessun tempo morto, personaggi che restano impressi nella mente dei lettori nella loro rotondità psicologica che si accompagna alle puntuali descrizioni del loro aspetto esteriore, al modo in cui si esprimono e interagiscono. Memorabili le parti dedicate agli interrogatori, davvero ineccepibili. Dispiace sempre arrivare all’ultima pagina di un libro come questo del quale non possiamo che augurarci un nuovo seguito.