Dalla stessa parte mi troverai – Valentina Mira

Titolo: Dalla stessa parte mi troverai
Data di pubbl.: 2024
Pagine: 247
Prezzo: € 17,00

Dalla stessa parte mi troverai, il romanzo di Valentina Mira, appena è stato pubblicato ha molto irritato la stampa di destra e Fratelli D’Italia.

Al centro del libro della Mira gli anni di piombo e i fatti di Acca Larentia del 7 gennaio 1978, dove furono assassinati due giovani iscritti all’organizzazione giovanile del MSI.

Strage che ogni anno viene ricordata e commemorata da una moltitudine di fascisti che urlano, depongono corone e salutano con il braccio teso.

Valentina Mira parte dai giorni di Acca Larentia nel suo romanzo e si concentra su uno strano caso di suicidio legato a quei fatti.

Mira ricostruisce la tragica storia di Mario Scrocca, un giovane attivista e militante della sinistra extraparlamentare romana, di professione infermiere.

Scrocca è originario del quartiere Alessandrino, dove si batte per il miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti. Fa parte -mi scuso per l’espressione un po’ abusata- di una meglio gioventù, che crede nella solidarietà e nella politica.

Mario Scrocca il 30 aprile 1987 viene arrestato con l’accusa di aver fatto parte del commando che a Acca Larentia assassinò Francesco Ciavatta e Franco Bigonzetti.

Dopo due giorni di carcere in maniera assurda Scrocca sarà trovato molto suicida in una cella anti impiccagione del carcere di Regina Coeli. Su ciò che è accaduto in quella cella e sulla misteriosa morte di Mario non è mai stata fatta chiarezza.  Invece è stato accertato che il giovane infermiere non ha mai avuto niente a che fare con i delitti di Acca Larentia.

Valentina Mira incontra Rossella Scarponi, la moglie di Mario, e dopo anni di silenzio decide di raccontare in un libro la sua storia dolosamente rimossa.

Così nasce Dalla stessa parte mi troverai, un libro in cui l’autrice scrive “per una sorta di colpa da espiare: il fascismo dentro e fuori di me”. Qui l’autrice ricorda il delirante rapporto che ha avuto con un ragazzo di estrema destra e la conseguente presa di coscienza dell’antifascismo.

Nei diversi piani narrativi del romanzo l’autrice mescola fiction, autofiction, non fiction e ricostruisce il clima degli anni Settanta e restituisce la voce alla vicenda tragica della morte misteriosa in carcere di Mario Scrocca.

Dalla stessa parte mi troverai ricostruisce il clima violento di quegli anni tumultuosi sporchi di sangue.

Un libro, che non si schiera dalla parte della pacificazione nazionale imperante, perché fascismo e antifascismo non saranno mai la stessa cosa.

Valentina Mira ha cercato nel suo libro di fare una ricognizione del periodo storico nel quale avvenne Acca Larentia. Per smontare la retorica vittimista sulla quale si basa l’autonarrazione che ancora induce qualcuno a portare una corona di fiori su una croce celtica, in un quartiere normale, di gente normale, perbene.

Il fascismo è un nemico giurato e il vittimismo dei carnefici gela il sangue. È un meccanismo perverso, orrorifico.

«Se c’è qualcosa che davvero mi spaventa, è che questa terra sia calpestata da individui del genere. Finché ci forzeremo alla retorica del dialogo, del perdono in assenza di responsabilità, e della pacificazione a tutti i costi, noi saremo in profondo, profondissimo pericolo».

Soprattutto adesso che la destra si è presa l’Italia.

«Mi interessa, sì, che i fascisti non ottengano il perdono di nessuno».

I carnefici le vittime, la retorica del folclore e della pacificazione, le manipolazioni, la demagogia e il vittimismo assurdo e osceno dei carnefici.

Dalla stessa parte mi troverai è un libro dall’autentica passione antifascista, sulla memoria e su chi la nega con la mistificazione, sul fascismo di ieri e di oggi che non può e non deve ottenere il perdono di nessuno.

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