Su Oriana Fallaci è stato detto e scritto praticamente di tutto. Una delle figure più controverse e discusse del giornalismo Italiano, che a partire dalla metà degli anni 60′ circa ha cominciato a spaccare l’opinione pubblica nei suoi confronti in due parti ben distinte. Negli ultimi giorni si è tornati a parlare parecchio di lei, dopo la Miniserie Rai, andata in onda in un due puntate in prima serata, in cui Vittoria Puccini si è calata nei panni della giornalista Fiorentina. Il successo di pubblico c’è stato, non poteva essere altrimenti, sì, perchè il personaggio Fallaci va oltre il semplice mondo del giornalismo. L’Oriana ( questo il titolo della fiction di Rai1) è stata una donna capace di interpretare e precorrere i tempi: dapprima simbolo del femminismo, del pacifismo, poi impegnata alla critica ad un certo tipo di politica e ai costumi del nostro paese, infine paladina di quella civiltà occidentale, già secondo lei parecchio minacciata dall’Islam e dal terrorismo, in tempi non sospetti. Nonostante il grande successo che i suoi romanzi hanno riscosso, in Italia e non solo, e la grande stima comune nei confronti della prima giornalista di guerra inviata al fronte, lo sceneggiato andato in onda nei giorni scorsi, ha incontrato la resistenza di molti, in particolare del popolo social. Su Twitter l’hastag #L’Oriana è nei trend topic da giorni, nonostante questo i commenti sono spesso tutt’altro che positivi. Sono letteralmente piovute, come le bombe americane sui territori difesi dai Vietcong, le critiche alla produzione e alla sceneggiatura della serie, che secondo i cinguettii degli improvvisati critici di tutta Italia, non rendono per niente onore alla figura della scrittrice e della donna Fallaci. Per molti è molto televisiva e poco veritiera la storia d’amore, così come viene raccontata, tra la vorace toscana dalla penna tagliente e Panagulis, l’attivista politico e poeta Greco, con cui la Fallaci ebbe una relazione sentimentale nella metà degli anni 70′. Senza addentrarmi negli aspetti tecnici, della regia o della recitazione, che sono fuori dalla mie competenze, posso invece affermare che l’importanza della serie, è legata alla figura della scrittrice e della donna, e quindi alla volontà di far conoscere alle nuove generazioni la storia di una persona che ha saputo raccontare come poche altre situazioni e cambiamenti.
L’Oriana: la Giornalista divisiva, che unisce contro la guerra ma spacca in due anche la rete
18 Febbraio 2015