La trappola – Melanie Raabe

Titolo: La Trappola
Autore: Raabe Melanie
Data di pubbl.: 2015
Casa Editrice: Corbaccio editore
Genere: thriller, thriller psicologico
Traduttore: Leonella Basiglini
Pagine: 329
Prezzo: 16.40

Cado giù, mi rialzo faticosamente a carponi. Non è come nei film, non faccio una copovolta e proseguo zoppicando, sbattoa terra e la mia caviglia destra si trasforma in una fitta talmente lancinante che per un attimo sono come abbacinata e rimango accovacciata come un animale ferito, confusa e quasi accecata dalla paura. Scuoto la testa in preda al panico,cerco di scacciare lo stordimento, mi guardo intorno e cerco di vedere Lenzen che mi guarda dalla balaustra, e invece non c’è. Dov’è? (Linda pag.312)

Non sono in molti a credere nell’esistenza di Linda, daltronde chi crederebbe all’esistenza di qualcuno che non è mai stato visto da nessuna parte? L’autrice di successo di numerosi best seller, semplicemente non esce dalla sua casa da moltissimi anni. Autoreclusasi nella sua abitazione in seguito alla morte violenta della sorella, Linda è perennemente debilitata da una malattia psicosomatica che le rende difficoltoso qualsiasi gesto. La paura paralizzante e i frequenti attacchi di panico le impediscono di uscire di casa e di avere interazioni con chiunque. Per le sue esigenze si affida a una giovane donna che la aiuta nelle faccende domestiche. Il solo momento, nelle lunghe giornate tutte uguali, che interrompe la monotonia della vita di Linda è quando si addormenta. Tutti i suoi sogni sono tormentati da una creatura oscura e pericolosa che, puntualmente, si materializza nei sogni della donna svegliandola bruscamente. Un giorno, mentre Linda sta guardando distrattamente un telegiornale, riesce a dare un volto al mostro che per così tanto tempo ha tormentato le sue notti. Si tratta di un conduttore televisivo molto famoso. In lui Linda riconosce l’assassino di sua sorella che lei aveva visto in faccia e che a lungo aveva dimenticato. Ma come fare per incastrare l’assassino? Come ottenere delle prove che le permettano di riaprire un vecchio caso ormai archiviato senza aver mai condannato alcun colpevole? Toccherà a Linda armarsi di una notevole dose di coraggio e affrontare i propri demoni per poter garantire alla sorella morta una degna giustizia.

Arriva nelle nostre librerie una storia toccante quanto intensa che non vi lascerà indifferenti, poiché raramente ci si imbatte in testi di esordio talmente delicati e pieni di passione come quelli di Melanie Raabe, giovanissima scrittrice della Turingia classe 1981 che in pochissimo tempo, circa un anno e mezzo, è riuscita a conquistare il pubblico mondiale tanto che questo romanzo conoscerà presto una trasposizione sul grande schermo.

La grande bellezza di questo romanzo si ritrova proprio nella protagonista del romanzo Linda che decide di affrontare i propri demoni, le proprie paure e le proprie ossessioni, in definitiva di confrontarsi con la parte più oscura e intima di se stessa, per riparare al torto che sente di aver subito dal famoso giornalista tedesco attraverso un piano astuto ed accuratamente elaborato che, qualora abbia successo le permetterà non solo di dare pace al ricordo del trauma subito ma anche di perdonare se stessa. Il romanzo della Raabe accosta alle tematiche del giallo e del thriller, una lunga e introspettiva analisi psicologica dei personaggi e delle loro intime scelte di vita. La domanda che sembra trapelare da questo libro potrebbe essere se si conosce davvero la persona che ci sta accanto anche nei suoi aspetti più oscuri e impensabili.

Per concludere mi sento di consigliare vivamente questo libro, che si preannuncia essere un grande successo anche nel nostro paese. Splendida anche la traduzione italiana resa da Leonella Basiglini, il cui lavoro aggiunge un tocco di maggiore godibilità a un romanzo già incredibile di suo.

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Gabriele Scandolaro

Mi chiamo Gabriele e sono un lettore. Ho iniziato a leggere quando ero molto piccolo, complice una nonna molto speciale che invece delle classiche favole riempiva le mie giornate raccontandomi i capolavori teatrali di Shakespeare e di Manzoni. Erano talmente avvincenti le sue narrazioni che, appena mi è stato possibile, ho iniziato a leggere per conto mio. Ma terminato il mio primo libro ne ho iniziato subito un altro. Poi un altro. Da allora non riesco più a smettere di leggere. Quando non leggo o studio, lavoro come Educatore e suono il violino.

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