
Data di pubbl.: 2023
Traduttore: Emanuelle Caillat
Pagine: 117
Prezzo: €16,00
A Jean Bosmans tornano in mente ricordi d’infanzia che fino a quel momento aveva dimenticato. Questi ricordi diventano i personaggi del romanzo che sta scrivendo adesso che si sente un uomo colpito da amnesia al quale è tornata la memoria.
Nella speranza di trovare un filo conduttore al tempo che lo coglie in una dimensione sospesa, il protagonista tra la realtà e il sogno si mette alla ricerca del suo tempo perduto per sfuggire allo oblio che tutto fa svanire.
La strada per Chevreuse è il nuovo romanzo di Patrick Modiano. Lo scrittore francese, premio Nobel per la Letteratura, nei suoi romanzi proustianamente gioca con il tempo, la nostalgia e la memoria, riuscendo a costruire trame suggestive che sanno catturare l’inconscio dei lettori.
Anche questo ultimo romanzo breve è uno straordinario esercizio di memoria in cui Modiano scrive un altro importante frammento della sua personale ricerca del tempo perduto.
Jean, come tutti i personaggi dei romanzi di Modiano, vive sul confine incerto tra la realtà e sogno, due dimensioni che si illuminano e si mescolano a vicenda.
Come un sonnambulo cammina nell’oscurità dei ricordi che lo portano a molti anni prima, in un passato da cui riemergono vecchie conoscenze che oggi sono i fantasmi con i quali la sua memoria deve fare i conti.
Camille, Martine Hayward, le scorribande per la valle di Chevreuse, un appartamento in cui avvengono strani incontri e custodisce un segreto.
Dopo cinquant’anni per una serie di coincidenze Jean si ritrova davanti il suo passato con il suo bagaglio di tempo vissuto e con tutti i segreti che ancora restano da interpretare e che sono ancora custoditi tra le mura della casa di Rue du Docteur –Kurzenne.
In balia ai suoi ricordi e alla confusione, Jean si avventura nel labirinto della memoria e decide di scrivere un romanzo per decifrare gli indizi lasciati da eventi e coincidenze.
Jean si muove tra il presente e il passato, annota sul suo taccuino i frammenti della sua memoria, cercando di venire a capo del mistero di quel vissuto che rischia di essere inghiottito dall’oblio del tempo.
Modiano ci porta a spasso nel tempo di Jean che è alla ricerca del suo tempo perduto.
Lo scrittore francese ci dimostra in questo romanzo che tra vita reale e finzione i confini sono labili.
Jean scrive il suo romanzo (e quando lo finisce prova la strana sensazione di essere uscito di prigione), tra le sue pagine si perde e si sente smarrito e confuso tra la realtà e il sogno dove nel tempo sospeso la memoria lo costringe a vagare in cerca di una verità da consegnare al destino.
Lascerà la sua testimonianza, ma si renderà conto che le persone presenti nei suoi ricordi vanno alla ricerca del tempo perduto per ragioni diverse dalle sue.