La morte delle sirene – Ben Pastor

Titolo: La morte delle sirene
Data di pubbl.: 2023
Traduttore: Luigi Sanvito
Pagine: 510
Prezzo: € 19,00

Come Martin von Bora anche Elio Sparziano è un personaggio seriale nato dalla penna magistrale di Ben Pastor. E come von Bora anche Sparziano è un militare. L’epoca in cui vive questo ufficiale dell’imperatore Galerio è il 306 D.C. uno dei periodi più complessi, ma di sicuro più interessanti della storia dell’impero romano. Siamo verso la fine della Tetrarchia, quel sistema di governo creato dall’imperatore Diocleziano per controllare con ferrea gerarchia un territorio ormai divenuto troppo vasto per un uomo solo. Diocleziano aveva diviso l’impero in quattro parti, l’Occidente affidato a Massimiano che aveva nominato suo Cesare Costanzo Cloro; l’Oriente l’aveva invece tenuto per sé nominando come suo Cesare Galerio per le provincie balcaniche. Gli Augusti avevano così potuto celebrare i vicennalia, i venti anni di regno. Ma nel 305 Diocleziano e Massimiano abdicano e si ritirano nell’ombra lasciando il potere a Galerio e Massimino per l’Oriente e a Costanzo Cloro e Severo per l’Occidente con Roma e Mediolanum come sedi. Ma dietro le quinte si agitano due nuove figure avide di potere: Costantino e Massenzio.

È in questo contesto che si muove Elio Sparziano, incaricato da Galerio di consegnare un importante messaggio al giovane e ambizioso Massenzio, in quel periodo a Roma dove vive in un’antica villa sulla via Appia. Nell’attesa di essere ricevuto, Sparziano, che oltre a essere un ufficiale è uno storico, si installa a Surrentum nella speranza d’impegnare il tempo dell’attesa in proficue letture nella Villa Pollio ora di proprietà di Vulcacio Gallicano al quale Elio stesso consegna la fresca nomina a senatore. Coinvolto suo malgrado nell’efferato omicidio del ricco commerciante Pelagio Teodoro, Elio ne scopre la lontana parentela proprio con Gallicano il quale ha intanto dato ricovero a Villa Pollio al figlio di Teodoro, Demetrio accusato di parricidio. Padre e figlio non solo si detestavano, ma erano entrambi innamorati della stessa donna, la giovane Agrippina. L’indagine sulla morte di Pelagio Teodoro e i vari personaggi che ruotano intorno alla famiglia del morto, corre di pari passo con i dubbi e le informazioni che Elio raccoglie su Massenzio, Costantino e un possibile complotto ai danni dell’impero. A un certo punto della storia, lo stesso Diocleziano farà una breve apparizione, a tutto beneficio di Elio.

Ricco di riferimenti storici e perfette annotazioni di usi e costumi legati al periodo storico, La morte delle sirene è il formidabile affresco di un’epoca che non sembra essere così distante da noi: vizi, abitudini e tic dei ricchi paiono immutati attraverso i secoli, come pure gli odi familiari, la sete di potere e l’atteggiamento credulone delle folle, la superstizione e la cupidigia. Per Elio, alla fine, tra non pochi pericoli e rischi, tutto si risolverà o sembrerà risolversi, permettendogli persino di trascorrere del tempo con l’amata Thermutis in visita a Roma dall’Egitto.

In quanto all’omicidio di Pelagio Teodoro, Ben Pastor stabilisce un singolare parallelo fra questo e la vicenda narrata ne I fratelli Karamazov forse a sottolineare, ancora una volta, come la natura umana sia rimasta quasi immutata nei millenni.

Su tutto, uccelli mitologici, donne bellissime, crudeli e fiere – e quante ne appaiono in questo libro – o semplici sogni degli umani, si muovono le Sirene con il loro canto ammaliatore. 

“In particolare, la punta della penisola, a ovest di Surrentum, è un luogo famoso. Leggiamo nelle antiche cronache che qui un tempo sorgeva un santuario eretto in onore delle sirene. Il nome collettivo di queste deità marine, ritratte come uccelli dalla testa di fanciulla, significa Messaggere, Tessitrici, Incantatrici…” (pag. 18)

Non importa che forma prendano, esse continuano a esistere nella benedetta, incantevole terra chiusa fra il golfo di Napoli e quello di Salerno, come nel resto del mondo.

Francesca Battistella

Francesca Battistella (Napoli, 1955) si è laureata in Antropologia Culturale nel 1979 alla Federico II di Napoli e ha conseguito un Master nella stessa materia presso la Auckland University, Nuova Zelanda, nel 1982. Ha lavorato come Lettrice d’Italiano e Storia Contemporanea nella stessa università nel 1983 e nel 1984. Tornata in Italia è stata traduttrice dal francese e dall’inglese per l’Istituto di Studi Filosofici di Napoli e in seguito per dieci anni segretaria di alta direzione, promoter, editor e organizzatrice di eventi presso la società INNOVARE, gruppo Banco di Napoli. Dal 2008 vive e lavora a Lugano, Svizzera. Negli anni ha pubblicato il romanzo storico Gli esuli (2004), un giallo Il parco delle meraviglie (2006), un noir Re di bastoni, in piedi, una trilogia gialla ambientata sul lago d’Orta che comprende La stretta del lupo (2012), Il messaggero dell’alba (2014), La bellezza non ti salverà (2016) e ancora un noir La verità dell’acqua (2019). Gli ultimi cinque libri per la casa editrice Scrittura&Scritture. Scrive recensioni per Gli amanti dei libri, la rivista Airone (Cairo editore) e Luoghi di libri.

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