
Autore: Marcos Chicot
Data di pubbl.: 2015
Casa Editrice: Salani editore
Genere: thriller, thriller storico
Traduttore: G Manna / E. Rolla
Pagine: 574
Prezzo: 15.80
Le parole di Elena continuavano a rieccheggiare nella sua mente. Non voleva accettarlo, si diceva che non aveva motivo di credere a Elena, conoscendola appena… ma fu invaso da una sensazione di vertigine, di dolore, di paura. Posò il telefono sul tavolo e rimase a fissare il vuoto. Ricordò il desiderio di baciare Irina, la sera in cui si erano conosciuti, la gioia intensa ogni volta ce la rivedeva, il piacere di abbracciarla nudi…Ogni ricordo che gli venia in mente perdeva lucentezza e si sfaldava (Daniel pag 330)
Sono passati alcuni anni dagli eventi accaduti ne “L’assassinio di Pitagora”. Arianna, figlia del celebre filosofo, e Akenon, il brillante investigatore egizio chiamato a risolvere i delitti accorsi nel seno della comunità pitagorica, si sono sposati e hanno avuto un bambino. Ma durante il loro viaggio a Cartagine, vengono assaliti da un pericoloso avversario che credevano di aver sconfitto definitivamente anni prima.
Il male, si sa, è restio a morire e dopo un lungo lasso di tempo, della durata di circa duemila anni, torna a manifestarsi nella Madrid dei giorni nostri, una sgradevole oscurità che aveva afflitto la setta pitagorica. Muovendosi furtivamente e mietendo le proprie vittime con una spietatezza e una crudeltà inimmaginabili, la grande minaccia si protende nel mondo odierno per raggiungere un solo obiettivo: impadronirsi di un prezioso, quanto segretissimo, programma in grado di permettergli di accrescere la propria potenza a dismisura, rendendo impossibile qualsiasi tentativo futuro di fermarlo.
Inizia una corsa contro il tempo per i giovani Daniel ed Elena che dovranno cercare di fermare il potere malvagio che per secoli ha strisciato nelle tenebre. Se falliranno nessuno sarà più al sicuro. Se raggiungerà il suo obiettivo nulla potrà mai più fermarlo.
Affascinante, irresistibile e travolgente. Queste sono solo alcune delle parole che, a mio modesto parere, descrivono appieno questo libro. Marcos Chicot osa in modo incredibile dando vita ad una storia che parte dalla più antica età della storia umana per approdare poi ai giorni nostri. Il finale, intenso quanto traumatico (almeno sotto certi punti di vista) lascia il lettore con una domanda senza risposta. Ma è proprio questo il bello di Marcos Chicot. La sua imprevedibilità che innova e sbalordisce e che lo rendono un grande autore di successo.
Da notare, e devo ammettere che mi ha lasciato gradevolmente sorpreso, è stato il cambiamento stilistico più simile a quello che si potrebbe trovare all’interno di un romanzo gotico che a quello di un thriller classico. Niente scene splatter, se è questa la strana idea che vi siete fatti, ma solo una ambientazione più cupa che mi ha dato l’ingannevole idea che il pericolo fosse uscito dalle pagine del libro e si fosse concretizzato.
Un libro che vale la pena di leggere, specie se vi siete innamorati del precedente, splendido, capitolo “’L’Assassinio di Pitagora”.