Titolo: Il tempio della luce
Editore: Rizzoli
numero di pagine: 514
anno di pubblicazione: 2012
prezzo: 18,50 €
“Quando la città sarà libera, la mia Casa sarà splendida e alta al punto esatto e la Pietra di Luce rifulgerà alla sua sommità, il Cielo e la Terra si uniranno in una cosa sola”.Con queste parole cariche di mistero si apre il primo romanzo di Daniela Piazza, savonese, docente di Storia dell’Arte, che ha infuso in questo libro tutta la sua conoscenza e il suo amore per Milano e la sua grandiosa storia.
Spesso Milano viene descritta con lo stereotipo di una città dedita unicamente agli affari, animata da una frenesia e da una fretta cieca che fanno dimenticare la sua bellezza e il suo infinito fascino. L’autrice ci guida nel cuore di una Milano diversa, quella del XV secolo: una città ricca e vivace, animata da un popolo di soldati, artigiani e intellettuali, cortigiane e nobili dissoluti, una realtà che ribolle attorno alla costruzione del Duomo, vero protagonista del romanzo. È proprio la cattedrale di Santa Maria Nascente il “tempio della luce”, attorno a cui si intrecciano lotte di potere per contendersi la sovranità della città dopo che Filippo Maria Visconti muore senza eredi. Sta per aprirsi la grande epoca degli Sforza, ma le navate della cattedrale custodiscono un segreto.
Il giovane Nicolò, figlio illegittimo del duca defunto, viene cresciuto come un figlio dall’arcidiacono Onorio, che lo guida e lo educa preparandolo al destino che la Storia ha in serbo per lui. Onorio vorrebbe che il ragazzo si manifestasse come erede del duca, salvando Milano e governandola saggiamente, garantendo un periodo di prosperità e di pace che permetta il completamento della “Grande Opera”. Ciò che anima l’anziano prelato non è solo il desiderio di veder completata un’opera tanto grandiosa quanto ambiziosa, ma una consapevolezza molto più profonda che affonda le radici in un culto antico. Sotto le fondamenta del Duomo si riunisce infatti una confraternita che nasconde “il più grande segreto della cristianità” e si prefigge di ricongiungere finalmente l’uomo a Dio. Nicolò viene iniziato a questi antichi misteri, ma la sua natura tenace unita all’amore per Angelica e alla crescente passione per la scultura lo costringono a compiere una difficile scelta.
Le vicende storiche, ricostruite con puntualità ed un preziosissimo e curato lavoro di ricerca, si intrecciano con le vicende dei personaggi in una trama avvincente e affascinante. La scrittura scorre veloce, anche se spesso tende ad indugiare sui fatti storici, e cresce di intensità così come crescono le navate, le guglie e le vetrate del Duomo.
La mano dell’autrice corre sicura tra rituali druidici e riti antichi, scene di violenza e attente ricostruzioni storiche, mostrandoci con abilità l’anima oscura dell’essere umano e di Milano, facendoci ancora una volta alzare lo sguardo per lasciarci stupire dalla bellezza antica delle cattedrali e della loro storia.
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