Di questi tempi la frase ‘aprire una libreria’ sembra un sogno irrealizzabile: le librerie fanno già fatica non chiudere, figuriamoci aprirne di nuove! Eppure, ancora una volta, la passione per i libri ha avuto la meglio sull’economia. Siamo a Nichelino, città satellite di Torino con cinquantamila abitanti e un’unica libreria. Una libreria speciale. Sì, perché «Il Cammello», così si chiama questa piccola oasi di cultura, è gestita interamente da una trentina di volontari, dall’ex-sindaco alla nonnina della porta accanto.
Il progetto nasce nel 2007 e l’inizio, come sempre, è difficile: bisogna trovare uno spazio, gli arredamenti, creare un fondo comune… Ma pian piano il progetto avanza, complici anche un falegname in pensione, un ex-libraio pronto a spiegare il proprio mestiere, la generosità dei cittadini che aiutano ad organizzare un mercatino di oggetti usati e tanti appassionati che comprano le tessere messe in vendita dai volontari. Così anche Nichelino ha una sua libreria, che vende libri usati ma anche novità, lavora in sinergia con la biblioteca Giovanni Arpino e presto aprirà una vetrina online per segnalazioni e recensioni; servirà, inoltre, anche per portare i libri a casa di persone anziane o ammalate, e poi per arrivare nei piccoli centri della zona, dove è impensabile che possano sopravvivere librerie tradizionali.
Che librerie dei volontari siano le librerie del domani? Di sicuro, in questi tempi bui, la piccola libreria «Il Cammello» ci aiuta ad avere speranza nel futuro.