
Autore: Laura Veroni
Data di pubbl.: 2016
Casa Editrice: Fratelli Frilli Editori
Genere: thrieller
Pagine: 263
Prezzo: 12.90
Anni novanta. Varese è una città di provincia, stanca e sonnacchiosa dove non accade mai nulla di male o di pericoloso. Un giorno, tuttavia, una giovane modella, dopo essere uscita dallo studio del noto pittore Claudio Murro dopo una giornata di pose per un quadro, viene brutalmente massacrata all’interno dei Giardini Pubblici cittadini. Quello che all’inizio sembra essere un episodio isolato di inaudita violenza, si trasforma lentamente in una catena di violenti omicidi e aggressioni che colpiscono le persone più diverse. Il fatto più inquietante è che per questi crimini non si trova un vero colpevole. L’incarico di risolvere questo terribile caso toccherà al Pubblico Ministero Elena Macchi che dovrà fare di tutto per cercare e trovare il misterioso serial killer e dare giustizia alle sue vittime prima che la conta dei morti risulti essere troppo alta.
Mosse altri passi verso di lui. Russava. Dormiva di un sonno pesante. Estrasse un coltello dalla tasca del giubbotto e fece scattare la lama che scintillò nel buio, colpita dallaluce esterna dei lampioni. Sollevò l’arma finchè non fu perpendicolare al corpo della sua vittima, impugnò forte il manico, prese un respiro profondo poi rimase in apnea, fino a che non affondò il primo colpo, dritto, ben piazzato in mezzo al petto. Giorgio sussultò sul materasso, emettendo un lugubre suono gutturale. Un’altra coltellata, un’altra ancora, finchè non gli ebbe squarciato il torace. (L’assassino pag.71).
Lo confesso. Non avevo mai letto nulla di Laura Veroni in vita mia. Perciò, dopo che il suo ultimo lavoro mi è capitato tra le mani e ho iniziato a leggerlo, mi sono trovato nella scomodissima posizione di voler sapere qualcosa di più di lei. Chi fosse. Quali altri libri avesse pubblicato e quanto potessero essere diversi da quello che stavo leggendo.
Era davvero molta la curiosità che stavo provando verso questa autrice dalla gradevole capacità affabulatoria, che ho dovuto impormi più volte di non andare a cercare qualche notizia su di lei in rete. Terminata la lettura del romanzo, di cui vi inizierò a parlare a breve, ho potuto, finalmente, fare le mie ricerche e scoprire così che Laura Veroni è una autrice assai attiva e prolifica e che più di una volta ha ricevuto dei riconoscimenti non indifferenti dalle giurie di diversi concorsi letterari nostrani. Giudizi che, a mio modesto parere, sono assai meritati.
Arriviamo dunque a quello per la quale sono qui a scrivere, la recensione del romanzo “I delitti di Varese”, un giallo che, posso garantirvelo, troverete sorprendente. Partendo da uno spunto forse non originalissimo, un brutale omicidio avvenuto sul corpo di una giovane modella che passeggiava nel parco, Laura Veroni porta il lettore all’interno di un viaggio allucinante attraverso le strade di Varese, facendogli assaporare la tensione che, oltre a pervadere i protagonisti della vicenda, diviene quasi palpabile nel lettore.
Notevole è anche l’abilità della scrittrice di presentare i propri personaggi, tanto che più che essere pallide figure fatte di carta e inchiostro, sembrano quasi essere riprese di persone realmente esistite.
Una piacevole lettura e una interessante scoperta per gli amanti del genere noir nostrano.