Fegato e cuore – Alessandro Marchi

Steve Campbell è un puro londinese del West End; ex-promessa del calcio inglese, ha dovuto rinunciare alla carriera da professionista in seguito ad un trapianto di cuore. Ora l’unica cosa che vuole fare è gestire un negozio aperto 24 ore al giorno che non inaugura mai. Steve è irascibile, grezzo, razzista e ubriacone, e sfoga la sua passione per il calcio tifando il West Ham. Sembra un uomo ormai alla deriva, poi trova sulla sua strada uno come Vinnie e non gli pare vero. Vincenzo è uno straniero a Londra, un mangiaspaghetti. E’ un ragazzo semplice, curioso, che non sa giocare a calcio e non beve a causa di un fegato malato. Pur di rimanere a Londra ha cambiato più mestieri che magliette, ma è riuscito ad assicurarsi un posto sicuro in un fast food. Durante il suo primo turno di chiusura, colpito dal modo ingegnoso con cui il solito ubriacone cerca di estorcergli alcol durante l’ ora proibita, Vinnie si lascia convincere e gli vende l’ambita birra. Non sa che in questo modo si è conquistato la stima e la fiducia di Steve Campbell, che non solo gli propone un lavoro sicuro nel suo negozio perennemente prossimo all’apertura, ma anche ospitalità.

Comincia così una convivenza che fin da subito sembra impossibile e destinata a finire dopo la prima notte. Vinnie si ritrova ingoiato in una serie di eventi e scelte inesorabili completamente contro il buon senso e che fanno prevedere solo il peggio. Ma Steve ha due cuori: il suo, malato ed espiantato, lo tiene in formalina sul caminetto; e uno nuovo, trapiantato,  che sente come un qualcosa di estraneo da sé, la causa del suo fallimento. L’improvviso ritorno di Steve al calcio, in una pittoresca squadretta rionale tutta di immigrati, sarà il primo indizio che c’è molto altro oltre la scorza di Hooligan alcolizzato. Pur di non lavorare nel negozio di Steve, anche Vinnie si unisce alla squadra. Ma relegato subito alla panchina per le sue scarse doti sportive, sarà per lui l’occasione di avere una visione del mondo attraverso tanti occhi diversi, fatto di persone e individui ognuno con le loro particolarità e ricchezze.

Con l’arrivo del padre di Steve, un ex marinaio catarroso e brontolone, unico capace di tenere sotto scacco il figlio, Vinnie comincerà a conoscere il lato buono del suo ingombrante padrone di casa, svelando un ragazzo che soffre e con delle vere emozioni. Ed è grazie a Vinnie e ad un incidente, che Steve imparerà ad ascoltare il suo lato buono, il suo cuore nuovo. Che non è più corpo estraneo, ma diventa la sua seconda possibilità, l’occasione di riparare agli errori del passato. Perchè niente è completamente casuale e se Steve è ancora vivo e ha ricevuto quel cuore nuovo, allora deve usarlo al meglio possibile, anche solo per saldare il debito con il donatore. Ambientato in una Londra multietnica in cui il vero diverso è l’unico inglese al 100%, “Fegato e Cuore” riesce a trattare tematiche serie come il razzismo, il destino e le seconde occasioni della vita in un modo solo apparentemente superficiale se non a tratti addirittura comico. Le scene più divertenti come le esilaranti partite di calcio o la tremenda convivenza con l’ex marinaio, nascondono diversi spunti di riflessione; come anche le confidenze più intime o le rivelazioni più intense che appaiono in contesti completamente imprevedibili e incoerenti.

Scritto usando uno stile semplice e colloquiale, ci si immedesima subito nella vicenda dell’italiano a Londra come se la stessimo ascoltando nel pub descritto nel libro. Una storia che se all’inizio sembra condurre inesorabilmente verso il fondo in cui Steve si è precipitato, piano piano cambierà rotta scoprendo ciò che si nasconde dietro le armature che spesso ci costruiamo contro il mondo. Un libro fresco, giovane, con un rocambolesco e inaspettato colpo di scena finale che ci dimostra come il destino prima o poi riesce a farsi ascoltare e ricco di tanti spunti curiosi di riflessione, sempre nei momenti più divertenti.