Amore chiama amore risponde – Cristiana Dalla Zonca

Titolo: Amore chiama amore risponde

Autore: Cristiana Dalla Zonca

Editore: Giunti

Genere: romanzo

Anno di pubblicazione: 2013

Pagine: 157

Prezzo: 12 €

Cosa succede quando si perde la memoria? D’improvviso cala il buio sui ricordi. Poi si percepiscono diverse tonalità di grigio e infine, con fatica, si riesce forse a tornare a una sorta di luce nuova. E’ questo il viaggio che compie Vittoria, 38enne di Trieste, moglie e madre che in seguito a un incidente non ricorda più il proprio passato e deve nuovamente imparare a riconoscere il comportamento e le abitudini di chi le sta intorno, per cercare di riappropriarsi della sua vita. Il romanzo Amore chiama amore risponde della giornalista Cristiana Dalla Zonca è una lettura coinvolgente che fa riflettere sulle fragilità e sulle forze della mente e del cuore. Vittoria aveva uno stile di vita allineato con un certo perbenismo borghese e caratterizzato da rapporti convenzionali e scelte incolori, anche nel vestire: era l’immagine della donna perfetta, mai fuori luogo o sopra le righe, con un buon lavoro, che pretendeva che i figli fossero perfetti e non si ribellava al silenzio che si stava impadronendo del suo matrimonio. Ma l’incidente ha cambiato tutto e “dimenticare è diventata una liberazione” che l’ha portata ad accettare e ad amare quella “esatta imperfezione di una famiglia vera”.  

Nei primi capitoli al lettore pare di perdersi insieme alla protagonista alla ricerca dei suoi ricordi e del suo passato, sembra quasi di avere un campo visivo ristretto che focalizza solo ciò che Vittoria ha davanti a sé; ma pagina dopo pagina le immagini diventano più nitide e il campo si allarga così come la donna cresce nella consapevolezza della realtà che la circonda. “Non so se sono sempre stata così, anche prima dell’incidente intendo, ma adesso ho l’impressione di non riuscire a trovare un mio equilibrio interiore. E non dirmi anche tu che devo prendermela comoda, riposare, cercare di recuperare i ricordi, perché non è così che funziono” (pag. 93). A Vittoria piace restare sola in casa per curiosare nei cassetti e rivivere ciò che contengono, lasciare che gli oggetti le parlino e trovare fili  che potrebbero non essere spezzati del tutto. E’ un processo faticoso, non solo per lei ma anche per i suoi famigliari e in particolare per i tre figli che, se da una parte cercano di accondiscendere a certi suoi inusuali comportamenti e a un cambio di stile che nonostante tutto piace, dall’altra vorrebbero una mamma che si ricordi dei momenti condivisi in passato. Vittoria sente un legame molto forte con i propri figli e reimpara anche il proprio ruolo di madre: “Mi alzo con uno sforzo immane, ho un sonno bestiale, ma si sa, figlia chiama, mamma risponde” (pag. 67). La narrazione, ricca di quadri introspettivi e di dialoghi interiori dell’io narrante, è inframmezzata da alcune lettere che mamma e figli si erano scambiati e dal racconto di alcuni episodi che l’hanno coinvolta.

Giorno per giorno Vittoria ricostruisce anche il rapporto con Mario, il bel marito di cui tutti le dicono che deve esser orgogliosa: nessuno dei due aveva mai dubitato dell’amore dell’altro ma neppure si interrogava su cosa li potesse rendere felici e del perché il loro legame diventava chiuso nell’ovvietà. La donna comprende che per arrivare a riassaporare l’intimità con Mario deve prima ritrovare se stessa. Grazie alla perdita della memoria Vittoria riscopre la genuinità, il piacere di vestirsi con colori solari, i gusti veri a tavola e il desiderio di affermare le proprie esigenze anche in ambito professionale, scegliendo di privilegiare i rapporti spontanei. Vittoria nasce una seconda volta e con lei la sua famiglia. Il ritmo del romanzo si fa più incalzante proprio quando la memoria torna: “l’ipnosi non ha riportato a galla solo il trauma, ha spalancato le dighe. Mi siedo con la testa tra le mani e scoppio in un pianto primordiale” (pag. 79). Subito tentenna perché teme che rivelare di essere tornata in possesso del proprio passato significhi rinunciare alle nuove conquiste, ma sarà smentita. Cadono le maschere. E alla fine della storia al lettore resta una sola grande certezza: il protagonista del romanzo è uno, l’amore. 

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