
Autore: Patterson James
Casa Editrice: Longanesi editore
Genere: Giallo e thriller
Traduttore: Annamaria Biavasco e Valentina Guani
Pagine: 280
Prezzo: 9.90 €
Questo romanzo, uscito quest’anno per la prima volta in Italia in occasione dell’uscita del film, è la ristampa di un precedente.
Alex Cross è uno psicologo che, dopo la morte della moglie Maria, ha abbandonato la sua collaborazione con le forze dell’ordine. Il senso di colpa per la perdita della congiunta, ed il timore che altri criminali possano colpire la sua figlioletta, portano il protagonista a chiudersi in se stesso e dedicarsi unicamente ai suoi pazienti. Solamente la richiesta di aiuto del suo amico ed ex collega, il detective John Sampson che indaga su un serial killer chiamato il Macellaio, lo porterà ad affrontare i suoi demoni. Tra il Macellaio ed il killer che ammazzò la moglie di Cross sembra esserci un legame e questo complica le indagini rendendo il protagonista troppo poco obiettivo.
Pare un gioco del gatto con il topo: un killer efferato e violento contro una mente analitica, ma che col passare del tempo è sempre meno obiettiva. Il Macellaio ci viene descritto attraverso dei flashback che ci fanno comprendere come le sue azioni siano un tentativo di scappare dal proprio passato; il suo retroterra famigliare e sociale è come un’ ombra che lo avvolge e lo assorbe rendendo impossibile una propria indipendenza dalla figura paterna. Cross invece sembra quel marinaio che, temendo il mare aperto, in questo caso il ricordo della morte della moglie ed il timore di altre perdite, navighi a vista e ha bisogno di persone attorno a lui che gli indichino sempre il cammino per non perdersi, rappresentati dal vecchio collega detective e dalla tata che fa da madre alla figlia.
Uno scontro fra due persone fragili che, per sopravvivere ai demoni del passato, devono fingersi forti. Ognuno ha le sue armi: se Cross usa l’analisi e la psicologia , il macellaio usa la violenza, i modi garbati e la seduzione che, all’inizio, gli permette di convincere le sue prede a seguirlo.
L’autore sa alternare vari toni, mischia la brutalità delle azioni del killer, sa commuovere quando descrive i sentimenti del protagonista e scende anche nell’ironia quando descrive i gesti teatrali del Macellaio, tipico in questo caso il suo inchino al termine dei delitti.
I capitoli sono brevi ma intensi e l’autore alterna gli eventi narrandoli sotto la prospettiva dei due sfidanti. Il ritmo è avvincente, frenetico, e cattura come il vento che, dapprima leggero poi acquisisce forza travolgendo il lettore verso lo scontro che è soprattutto un raffronto fra due mondi e due concezioni opposte della vita.