Ci sono molte ragioni per cui A tutto volume non può essere ritenuto un festival letterario come gli altri. Innanzitutto per la città. Molti festival letterari si svolgono in location meravigliose, le nostre città d’arte, ma a tutto volume unisce alla spettacolarità dell’ambientazione tra Ragusa e Ragusa Ibla, autentici gioielli del barocco siciliano, un pubblico numerosissimo, attento, competente e partecipe. Il problema degli organizzatori è spesso quello di contenere la folla che si accalca per un posto a sedere e addirittura, in un momento di pioggia improvvisa, si trasferisce compostamente da un luogo all’altro della città per seguire scrittore e moderatori. Il secondo motivo è la magia che si crea nelle strade, attorno agli scrittori che condividono spesso momenti informali con il pubblico e con chi li accompagna. E’stato il caso ad esempio di Folco Terzani che ha condiviso con i ragusani una camminata speciale sotto le stelle.
La terza ragione, è legata al programma stesso, ricco e vario che ha compreso quest’anno come nelle precedenti edizioni incontri con romanzieri, scienziati, giornalisti ed economisti, tutte figure di primo piano del panorama culturale.
Alcuni degli scrittori si sono trasformati negli anni da semplici ospiti a veri e propri organizzatori : è il caso di Loredana Lipperini ma anche di Paolo di Paolo, che ci ha raccontato come il pubblico del festival abbia dimostrato curiosità nei confronti di diversi argomenti e autori anche non noti e questo è il suo grande valore.
All’anno prossimo quindi, ringraziando gli organizzatori che con una immensa fatica e competenza organizzativa danno vita a questa magia e soprattutto l’ideatore e direttore artistico Alessandro di Salvo.
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