Autore: Luigi chitarin
Data di pubbl.: 2017
Casa Editrice: Marcianum press
Genere: saggio
Pagine: 190
Prezzo: 16.00
La stagione degli Anni di Piombo è stato uno dei periodi più cupi e difficili della storia della repubblica italiana. Divisa tra due grandi schieramenti ideologici, quello sovietico che prospettava un futuro di benessere e equità sociale sotto le teorie del socialismo e quello che si rifaceva alla dottrina capitalistica incarnata dalla potenza americana, la vita della repubblica italiana ha attraversato quegli anni duri senza distruggersi, merito anche di quei membri interni alla Chiesa Cattolica che hanno a lungo lavorato per promuovere il rasserenamento del quadro sociale.
Don Luigi Chiarin, l’autore del libro di cui vi parleremo oggi Dentro e fuori gli anni di piombo, è ed è stato uno di quegli instancabili operatori. All’interno del suo libro ha voluto ripercorrere, attraverso la raccolta di alcuni suoi scritti, articoli, saggi e lettere, il difficile cammino che la nostra tormentata repubblica ha dovuto vivere in quegli anni prima di arrivare, con la caduta del muro e la nascita dell’Unione Europea, ai giorni nostri.
Gli scritti contenuti in questo piccolo libro toccano i più diversi argomenti passando da riflessioni sull’economia, per arrivare al mondo del lavoro, al vivere la spiritualità all’interno di un momento storico così travagliato e alla lotta sindacale finendo anche per mettere a confronto alcune delle più importanti figure che si muovevano all’interno del panorama politico di quegli anni (come ad esempio Andreotti o Berlinguer).
Lontano dal fornire solo un ritratto dello spaccato economico e sociale degli anni di piombo, Don Luigi Chitarin dedica una intera sezione del suo volume alla riflessione giuridico-economica partendo da una riflessione sulla sezione III della nostra costituzione, quella legata alla gestione dei rapporti economici, analizzando gli articoli 43 e 41 e fornendo al lettore una sua personalissima interpretazione su quella che dovrebbe essere la libera iniziativa economica e come questa possa e debba essere utile alla collettività e sul modo che ha lo Stato di intervenire all’interno dell’economia e della produzione fornendo aiuti economici durante i momenti di crisi.
Personalmente, e nel dare questo giudizio ricordo al lettore o all’autore se sta leggendo queste parole, che io, non essendo né un esperto né un cultore degli argomenti trattati e avendo avuto bisogno di chiedere chiarificazioni più e più volte a chi più se ne intende, non ho potuto trovarmi sempre e pienamente d’accordo con quello che l’autore ha scritto, pur riconoscendo che egli ha svolto un ottimo e che le sue riflessioni siano state molto lucide e permettano al lettore di porsi numerose domande.
Indubbiamente, data la difficoltà del testo, degli argomenti trattati e del lessico utilizzato, mi sento di consigliare questo saggio solo a quei lettori che siano intenzionati ad avere un nuovo spunto di riflessione per quanto riguarda il periodo storico degli anni ’60-80.