Autore: Marchamalo Jesús
Data di pubbl.: 2010
Casa Editrice: Ponte Alle Grazie
Genere: Saggi
Traduttore: Claudia Marseguerra
Pagine: 60
Prezzo: 8
Il sottotitolo di questo libro è “Una passeggiata romantica e sensuale tra le pagine”, io aggiungo: spassosa!
E’ un piccolo testo, ma di sostanza, che il giornalista Jesús Marchamalo aveva scritto per una conferenza. Inizia a girare fotocopiato e poi viene stampato, una prima e seconda volta. Si legge in un baleno (60 paginette), ma rimane nella testa per diverso tempo. “Toccare i libri” lascia una bella suggestione di amore profondo per questo strumento di carta.
Nel libro ci sono molte curiosità legate agli scrittori e al loro rapporto con i libri: c’è chi ne tiene in casa 343 e chi 30, chi fa “crescere” la casa, costruendo nuove stanze per accoglierli, chi ha ne ha solo uno, quello che sta leggendo.
I libri di carta hanno un difetto, quello di essere ingombranti:
“Già, ai libri bisogna riconoscere una sorprendente capacità di colonizzazione. Occupano uno scaffale dopo l’altro e quando riescono a straripare, il loro germe – come sospinto da invisibili spore – si annida in qualche altro angolo di casa inspiegabilmente lontano, nascosto e apparentemente inaccessibile. Un libro compare all’improvviso su un tavolo e in pochi giorni prolifera con sorprendente rapidità. Poi i libri invadono i divani, occupano gli scaffali, le testate dei letti, i comodini…Come un esercito vittorioso, conquistano gli armadi a muro, le credenze, le ceste di vimini dove dormono i gatti.”
Ma come disfarsene? L’autore ci aiuta dandoci dei consigli che arrivano sempre da famosi e amati scrittori. Come Hermann Hesse che per scegliere quali libri doveva tenersi in casa si poneva quattro domande fatidiche:
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Hai bisogno di questo libro?
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Lo vuoi?
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Sei sicuro che lo leggerai ancora?
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Ti dispiacerebbe molto perderlo?
Se rispondeva affermativamente ad una domanda, il libro era salvo altrimenti inesorabilmente perso.
Jesús Marchamalo ci dice che non fa nulla se in casa i nostri libri hanno preso il potere e magari ne abbiamo molti non ancora letti, perché:
“Come per le persone, anche per incontrare i libri c’è un momento giusto, che talvolta dobbiamo imparare ad aspettare. E’ un po’ come le tessere di un puzzle, che possono combaciare solo in quel determinato punto e non altrove, a dispetto di tutti i nostri sforzi.”
E quindi aspettiamo fiduciosi e speriamo nell’incontro!
Io intanto ho deciso che questo sublime “libretto” sarà un ottimo regalo di Natale per i miei amici amanti dei libri!
Ops…forse non sarà più una sorpresa!