Si sta per chiudere la 18° edizione del Salone Internazionale del Libro di Algeri che, non senza polemiche, sabato 9 novembre vedrà spegnersi le sue luci. La Fiera, è organizzata al Palais des Expositions des Pis Maritimes, e quest’anno ha come slogan: “Aprimi al mondo”, che dovrebbe testimoniare l’apertura dell’Algeria e della sua letteratura al resto del mondo, appunto.
Il programma culturale del salone è stato ulteriormente arricchito rispetto alle edizioni passate e quest’anno si registra un incremento del 22% del numero degli espositori. Sono previsti infatti più di 900 espositori provenienti da 44 paesi diversi, Cina inclusa – ed è la prima volta, e 260 editori saranno algerini. La parte del leone la farà, com’è prevedibile, l’industria del libro francese.
L’Algeria guarda non solo all’Africa con i panel di “Esprit Panaf” ma anche alle letterature internazionali con il polo di “Littératures”, che prevede incontri con gli scrittori internazionali presenti, ovvero: la scrittrice libanese Hoda Barakat, lo scrittore iraniano Kader Abdolah, l’esperto di letteratura maghrebina Charles Bonn dalla Francia, come anche lo scrittore Barouk Salame; e poi ancora Anna Moï, scrittrice e cantante vietnamita, il vincitore del Booker arabo Saoud al-Sanoussi del Kuwait, l’autrice argentina Elsa Osorio, il libico Kamal Ben Hameda, lo scrittore tunisino Habib Selmi e, infine, da Haiti lo scrittore Louis-Philippe Dalembert.
Altri due “poli” completano il programma culturale: “Nouveautés”, dedicato agli scrittori che hanno appena pubblicato le loro opere in arabo, francese o tamazigt e poi “Histoire/actualité”. Infine, in collaborazione con FIDBA, il Festival internazionale del fumetto algerino (il genere del fumetto è molto popolare nel paease), verrà allestita un’esposizione dedicata al fumetto che comprenderà una libreria specializzata e uno spazio per gli incontri con gli autori.
Alla Fiera ci sarà anche la delegazione dell’Unione europea. Con la sua presenza la delegazione tiene a sottolineare l’impegno dell’Unione europea, degli Stati membri e della rete degli istituti culturali europei per promuovere il dialogo interculturale nel campo della letteratura. Per la delegazione Ue l’evento rappresenta anche un’occasione per presentare tutti gli aspetti della cooperazione fra algerini ed europei.
Secondo il sito web di Enpi (http://www.enpi-info.eu) la partecipazione della delegazione Ue rientra nella più ampia agenda di progetti culturali e letterari previsti in Algeria, insieme ad incontri con scrittori europei ed algerini, o al sostegno al Festival europeo della cultura. Durante la Fiera del libro, la delegazione Ue in particolare ospita un incontro letterario che farà da apripista ai prossimi faccia a faccia con gli scrittori e presenta anche l’ultimo rapporto sui programmi di cooperazione in diversi settori, che sarà disponibile, insieme ad altro materiale, presso lo stand della Fiera.
Come ogni Fiera del libro che si rispetti, le critiche non sono mancate: in primis da chi la descrive come emblema della “notte culturale algerina” e si chiede perchè i libri di uno scrittore come Boualem Sansal alla Fiera non si trovino, causa censura (Sansal è autore di “Il villaggio del tedesco”, romanzo controverso in cui il nazismo e il fondamentalismo di matrice islamica vengono paragonati) e poi da chi la definisce più un grande mercato per vendere libri che un vero e proprio salone.