Autore: Daniele Sbaraglia
Data di pubbl.: 2016
Casa Editrice: Lettere Animate
Pagine: 212
Prezzo: 15,00 €
Figlio di genitori separati, Shon è cresciuto da solo, senza un vero punto di riferimento negli adulti che lo circondavano. Forse è proprio per questo che ha un rapporto molto irrequieto con le donne, l’amore e la vita in genere: alla continua ricerca di emozioni e nuovi stimoli, passa da una relazione all’altra sempre fuggendo ogni possibilità di mettere radici o di stabilizzare i rapporti, nella paura di perdere la libertà.
È stata una gran vita, come avrei voluto e così è stato. Senza catene, senza orari, senza dover dire: “Devo tornare, c’è qualcuno che mi aspetta”. (p.6)
La sua anima inquieta, che tuttavia non gli ha impedito di realizzarsi nello studio e nel lavoro, lo costringe a scappare da ogni possibile routine: il protagonista ambisce ad una vita piena, nella quale accoglie sia gioie che dolori. Ha un’invidiabile energia e sicuramente potrebbe essere felice, eppure non ci riesce. All’ennesima fuga da “mollo tutto”, Shon ha inaspettatamente l’occasione di intraprendere un viaggio molto particolare che lo porterà ad un profondo cambiamento interiore, aiutandolo a trovare delle risposte alla sua continua ricerca. La felicità nasce dalla conoscenza di se stessi: è dentro di noi, dobbiamo solo trovare il coraggio di farla nostra.
“Sai cos’è che angoscia di più questa nostra società? Che rende uguali nelle insoddisfazioni, il ricco e il povero, il potente e il debole, il colto e l’ignorante e non importa se donna o uomo? La mancanza dell’AMORE o la PAURA, sempre lei, di perderlo.” (p. 121)
Bello e Maledetto è una storia intrigante che ruota attorno ad un protagonista carismatico, un ragazzo che ha avuto un’infanzia difficile e che per questo suscita nel lettore comprensione e simpatia, anche quando si getta da una donna all’altra o si rivela incapace nel ruolo di padre. L’autore riesce benissimo a rendere l’ambivalenza del personaggio, in bilico tra la ricerca del vero amore e la paura di perdere la libertà. Romanzo dalle innumerevoli sfaccettature, Bello e Maledetto porta il lettore dal travaglio esistenziale del protagonista fino alla riscoperta di se stesso e all’ acquisizione di una profonda consapevolezza della vita. Un viaggio, quello di Shon e del lettore con lui, ricco di contraddizioni: costantemente spinto dalla sua irrequietezza, il protagonista si butta con energia in tutto quanto la vita ha da offrirgli, rendendoci partecipi delle riflessioni, dei sogni e delle paure che motivano le sue scelte. Il risultato finale è un interessante viaggio nella complessità di un uomo che vive a pieno le sue emozioni e che impara sulla sua pelle a trarre lezioni dall’esistenza… “Perché non bisogna mai dimenticare che la vita è bella.” (p. 174).