Titolo: Le bugie nel carrello
Genere: Inchiesta
Editore: Chiarelettere
Anno di pubblicazione: 2013
Numero di pagine: 195
Prezzo: € 12,60
“Quando un prodotto dichiara, a volte in modo indiretto, di possedere proprietà salutistiche, sarebbe il caso di informarsi prima di sborsare quei soldi in più, pochi o tanti che siano.” (pag. 44)
Uno dei bisogni primari dell’uomo è senz’altro la nutrizione e, nell’epoca attuale, per soddisfare questa necessità ci rechiamo tutti al supermercato, vera e propria giungla del nostro tempo. I prodotti che la grande distribuzione organizzata offre sono in numero esponenziale ed in continuo aumento, ma c’è da dire che non tutti i prodotti hanno la stessa storia, qualcuno ha dei retroscena davvero particolari, dovuti a credenze popolari, a mode, a manie o magari alla sola disinformazione. Quest’ultimo elemento era la chiave di lettura di Pane e bugie, precedente lavoro del ricercatore universitario e blogger affermato Dario Bressanini, che torna da oggi in libreria con un libro ancora più indispensabile e saporito del precedente: Le bugie nel carrello dell’editrice Chiarelettere.
L’intento di questo nuovo lavoro è quello di svelare ai lettori la verità su leggende e/o credenze che ruotano attorno a certi prodotti, in una visita guidata virtuale attraverso gli scaffali dei negozi in cui ci riforniamo. Lo sapevate che il Kamut, di cui oggi si consumano molti derivati, non è l’antico nome di un grano faraonico ma il modernissimo nome di un’azienda? E sapevate anche che la mozzarella di bufala a volte è proprio una bufala? Ma c’è anche la patata che rende intelligenti oppure il ‘tradizionale’ pomodoro Pachino, sono tante le occasioni di informazione/riflessione che Bressanini ci pone davanti.
“I coloranti sono ovunque negli aperitivi, nelle bevande gassate e nei gelati. Però nelle mazzancolle non mi aspettavo di trovarli. Lo interpreto come un tentativo di truccare l’alimento. Un piccolo inganno.”
Le bugie nel carrello è una lettura piacevole (anche se spesso ci si sente presi per il naso, ovviamente non dall’autore), ben costruita, accattivante e oserei dire addirittura indispensabile. Questo è un libro che ogni persona che mette piede al supermercato dovrebbe aver letto. Bressanini, con un linguaggio consapevole e talvolta ironico e con intenzione divulgativa, ci aiuta a conoscere e a difenderci dai trucchi del marketing. La vera domanda è: mangiamo quello che scegliamo o mangiamo quello che il marketing ci impone? Dopo la lettura riuscirete di sicuro a darvi una risposta, io la mia me la sono data.