L’angelo ribelle – Emir Kusturica

Titolo: L'angelo ribelle
Autore: Emir Kusturica
Data di pubbl.: 2023
Casa Editrice: La nave di Teseo
Genere: Narrativa
Traduttore: Alice Parmeggiani
Pagine: 171
Prezzo: € 20,00

Emir Kusturica, di cui abbiamo amato il suo cinema, irreale, onirico, immaginifico, ingenuo surreale, poetico e visionario, che mette sempre in scena una convincete allegoria della realtà, pubblica L’angelo ribelle, il suo primo romanzo. Esce oggi da La nave di Teseo.

L’ho appena finito di leggere, incantato dalla sua scrittura e soprattutto gli sono grato perché mi ha fatto venire voglia di rileggere Peter Handke.

È proprio lo scrittore austriaco, premio Nobel per la letteratura, il protagonista del libro.

Un libro politicamente scorretto in cui Kusturica tra racconto autobiografico e invenzione si muove nel tempo e nello spazio (da Stoccolma alla Serbia, alla Spagna, al Kossovo) insieme al suo amico Peter Handke, di cui apprezza oltre alle notevoli doti letterarie, le sue spiccate qualità umane e il coraggio dell’uomo che mette a rischio tutto per difendere le sue idee.

Un romanzo di formazione in cui l’autore scava nei propri atti di ribellione, racconta la sua terra, il suo popolo, Sarajevo e la guerra, ma soprattutto attraverso la letteratura di Handke in queste pagine troviamo il mondo che cambia e che si sta spegnendo nell’oblio di una crisi di civiltà.

Il romanzo si apre con Handke a Stoccolma per ricevere il Nobel e le polemiche legate alle sue idee filoserbe e ad alcune dichiarazioni che avrebbe dovuto fare che non c’entravano con la letteratura.

Kusturica, accompagnato dal volo del falco, che nella tradizione del suo popolo, e portatore di un destino felice e allontana  la sfortuna, senza mai dimenticare il suo amico Handke divaga sui temi della libertà dell’arte e sull’importanza per un artista di difendere sempre quello in cui crede nel nome di verità che la parola non deve mai tradire.

«L’opera di Peter Handke non rappresenta assolutamente un materiale per i megafoni della propaganda, ma è grande letteratura».

Con una scrittura adrenalinica degna del suo modo visionario di fare cinema Kusturica nelle pagine di questo libro  ritorna a se stesso, conversa con se stesso con tutti i rischi che questa conversazione comporta perché combattere con i propri pensieri è forse il compito più difficile della vita di un uomo.

Non è un caso che Kusturica dedica il suo libro a un uomo che non solo ha creato libri al di fuori degli schemi storico –sociali e che possono essere micidiali per la comunità umana, ma che ha anche collocato tutta la sua vita nel regno della lingua, che non ha accettato di essere un corridore, ma ha passeggiato attraverso la vita e ha scritto i suoi libri al ritmo dei propri passi.

Kusturica ci consegna un Peter Handke che in equilibrio cammina su una fune sempre in compagnia dei propri demoni, sempre pronto a sfidarli per amore del vero.

Kusturica e Peter Handke (con la sua grande letteratura ) sono angeli ribelli che non si arrendono alla perdita di verità del mondo contemporaneo.

Un libro coraggioso e scomodo che è anche un atto di denuncia nei confronti di un mondo governato dalla malavita globalizzata. Una bella lettura che tiene vive le parole che molti vogliono uccidere con l’omologazione.

Ma soprattutto un romanzo colmo di verità, poesia e libertà.

 

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