
Data di pubbl.: 2024
Pagine: 631
Prezzo: € 29,00
A Guido Morselli il mondo editoriale e culturale della sua epoca doveva tutto. Invece quel tutto glielo ha negato, lui non è riuscito a sopravvivere alla sua sensibilità e si è tolto la vita.
Morselli è un gigante della letteratura del secondo Novecento e i suoi libri dovevano essere pubblicati in vita, ma lui collezionò dagli editori una serie ininterrotta di rifiuti.
La fama postuma dimostra che questa penna straordinaria non meritava in vita disprezzo e indifferenza.
Italo Calvino, nel 1965, rifiutò la pubblicazione per Einaudi de Il Comunista. Carlo Fruttero bocciò la pubblicazione per Mondadori di Contro passato prossimo.
Dissipatio H.G. è l’ultimo romanzo scritto da Guido Morselli, ovviamente anche questo resterà inedito. Siamo nel 1973 quando Morselli non regge più l’ennesimo rifiuto editoriale e si toglie la vita.
Immediatamente dopo la sua morte scoppia il caso Morselli e si parla di come sia stato possibile negare la pubblicazione a uno scrittore così complesso e importante.
Morselli fu ritenuto uno scrittore scomodo e sovversivo e quindi impubblicabile. Non fu affatto capito e venne isolato fino all’ostracismo.
Oltre ai romanzi Guido Morselli è autore di molti racconti, perlopiù testi brevi in cui lo scrittore sperimentò al meglio la sua scrittura pensante al vetriolo.
Questi testi sono rimasti a lungo in un colpevole oblio, rinchiusi tra le pagine dei suoi appunti, condannati, come i suoi romanzi, a non essere letti.
Il Saggiatore nel volume Gli ultimi eroi raccoglie per la prima volta tutti i racconti di Morselli.
Testi in cui lo scrittore bolognese apre il suo sguardo sul mondo dimostrando sempre di avere una coscienza politica.
Ed è questa lucida consapevolezza che lo inquieta, che lo rende lucido e autentico davanti al suo fare letteratura, che ha un’impronta antagonista rispetto al conformismo editoriale e culturale del proprio tempo.
«Morselli l’outsider – scrive Giorgio Galetto nella prefazione – costituisce un caso davvero a se stante, e l’eccezionalità della vicenda biografica e editoriale trova riscontro nelle scelte stilistiche e tematiche: distante e quindi non ascrivibile alle neoavanguardie, non essendo però facilmente accostabile nemmeno agli autori che hanno proseguito la tradizione del romanzo ottocentesco tout court».
Guido Morselli è uno scrittore originale e eccentrico, un irregolare che ha scelto di restare libero manifestando una ferma volontà di non adesione a nessuna moda culturale.
Insomma, un autore che non ha rinunciato mai a un’assoluta libertà di pensiero e di scrittura. Abbiamo visto, nel suo caso, come è andata a finire.
Anche nei racconti Morselli in tendenza controstorica al contesto culturale affonda la sua penna, mostrando ai lettori tutto il suo talento libero e polemico di genio incompreso, sempre attento nell’osservazione della realtà e della storia.
Leggendo le narrazioni, i racconti brevi e le sceneggiature de Gli ultimi eroi troviamo ancora una volta la conferma che Guido Morselli rappresenta una voce unica nella letteratura del Novecento.
Una voce scomoda che per anni è stata respinta e rifiutata dall’industria culturale italiana.
Una voce che oggi ancora urla e graffia.