Y. Dialogo con Marguerite Yourcenar – Tiziano Colombi

Titolo: Y. Dialogo con Marguerite Yourcenar
Data di pubbl.: 2024
Pagine: 92
Prezzo: €14,00

La lingua francese ha nella scrittrice Marguerite Yourcenar una grande voce. Nota al grande pubblico per il romanzo Memorie di Adriano, la scrittrice nella sua intera opera (romanzi, poesie, saggi, opere teatrali) ricostruisce l’animo umano attraverso i personaggi della Storia ma anche tramite i suoi fatti che ne hanno condizionato l’evoluzione.

La Yourcenar, nata a Bruxelles nel 1903, muore negli Stati Uniti nel 1987, oggi è diventata un classico del nostro Novecento.

Con uno stile limpido e particolare, che sempre si immerge nella lingua della poesia, la Yourcenar nei suoi libri si è occupata dei valori essenziali della vita in cui il dolore, il sentimento religioso senza forme precise e il rapporto tra sogno e realtà sono alcuni dei temi che toccherà essendo sempre essenziale nella sua scrittura che mai ignorerà la vivacità della prosa classica.

Tiziano Colombi dedica alla grande scrittrice un libro coinvolgente e interessante.  Y. Dialogo con Marguerite Yourcenar, un libro che è un atto d’amore in cui l’autore immagina di avere una lunga conversazione con Yourcenar.

Colombi incalza la scrittrice con domande appassionate e Marguerite Yourcenar risponde con altrettanto coinvolgimento emotivo, raccontando la sua vita e il suo prezioso mondo fatto di libri e di incontri.

Sandra Petrignani nella prefazione scrive che Tiziano Colombi ha trovato un modo originale di raccontare una scrittrice nella vita e nell’opera, di farla parlare con una voce che sentiamo autentica, perché direttamente citata o comunque profondamente rispettata.

Colombi in queste pagine ci restituisce la voce sempre ispirata  di Marguerite Yourcenar e l’originalità del suo valore intellettuale che hanno fatto di lei una scrittrice libera che ha sempre visto e raccontato il mondo senza pregiudizi, ascoltando sempre e comunque la sua vocazione di testimone del proprio tempo.

Nel 1980 viene eletta tra gli Immortali dell’Académie française. Riconoscimento che non gli cambierà la vita. Lei continuerà con i suoi personaggi a girare il mondo.

Alle stanze dell’Académie preferirà l’esistenza errabonda insieme ai suoi pensieri, le sue intuizioni e il culto della memoria che terrà sempre vivo creando e inventando i suoi personaggi (come Zenone, il medico alchimista, filosofo del romanzo L’opera al nero che nel Cinquecento non rinuncia alla propria libertà e ai propri ideali nel nome della strada maestra della conoscenza).

Il viaggio, la storia e il tempo (da lei definito magnificamente il grande scultore) scandiscono sempre la scrittura della Yourcenar.

«Se cosi fosse, mi avvicinerei a Marguerite Yourcenar, vorrei accarezzarne il volto, tanto mi è diventata cara, in tutti questi anni, con la sua fermezza, con il suo atteggiamento di persona disinteressata, aristocratica, un po’ snob, in fondo un grande esempio di persona assolutamente libera. Una scrittrice che ha definito Memorie di Adriano e L’opera al nero “alcuni libri che mi è capitato di scrivere”».

Con queste parole Colombi ci introduce nel dialogo immaginario con la grande scrittrice. In queste pagine rivive l’opera di Marguerite Yourcenar. Leggiamo e ci sembra di ascoltare nuovamente la sua voce, e noi in religioso silenzio, la ascoltiamo passare da un racconto all’altro e, come il suo amato Adriano, la vediamo entrare nella morte «a occhi aperti».

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