“Lavorando in una casa editrice, ho dedicato più tempo ai libri degli altri che ai miei. Non lo rimpiango: tutto ciò che serve all’insieme di una convivenza civile è energia ben spesa”. Italo Calvino, non soltanto scrittore ma anche editore, è il protagonista della mostra “I libri degli altri. Il lavoro editoriale di Italo Calvino” che resterà aperta fino al 31 gennaio 2014 alla Biblioteca Nazionale di Roma. La mostra è stata realizzata in occasione dell’anniversario dei 90 anni dalla nascita dello scrittore, avvenuta a Santiago de Las Vegas (Cuba) il 15 ottobre 1923. L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto “In viaggio con Calvino” promosso da IXCO, Istituto italiano per la cooperazione insieme a “La casa dell’Architettura” di Roma.
All’interno della mostra si vuole mettere in luce il ruolo di Calvino di critico militante e di mediatore culturale, di lettore vorace e di innovatore e promotore di iniziative editoriali innovative e lungimiranti. Sono presenti lettere, carteggi, riviste, prime edizioni, articoli di giornale, quarte di copertina; ma anche pagine tratte dalle riviste dirette dallo stesso Calvino, ad esempio “Notiziario Einaudi”, “Piccola biblioteca scientifico-letteraria”, “Gettoni”, “Centopagine” e naturalmente “Il Menabò”, rivista diretta dallo scrittore e da Elio Vittorini. Sarà inoltre possibile prendere parte ad un percorso iconografico messo a disposizione dalla Biblioteca comunale “Italo Calvino” di Castiglione della Pescaia.
La mostra a lui dedicata è un modo per poter conoscere in maniera profonda il percorso di Calvino e per analizzare come il ruolo di scrittore non sminuisse quello di editore e, infine, come le sue scelte politiche e personali non influenzassero con il lavoro svolto presso la casa editrice Einaudi. Calvino non è solo un professionista imparziale e severo, ma anche un grande talent scout, che ha saputo donare alla letteratura italiana opere proprie e valorizzare “I libri degli altri”.