Autore: Mauro Maraschi
Data di pubbl.: 2021
Casa Editrice: TerraRossa edizioni
Genere: Narrativa
Pagine: 246
Prezzo: 16,50 €
Ruggero Gargano, un uomo che prova a curarsi da solo. Il protagonista di questo romanzo è un personaggio eccentrico, che dietro la sua incapacità di decidere cela la presunzione tipica dell’uomo contemporaneo che si autodetermina attraverso l’ignoranza. C’è l’ingenuità dello stolto, ma anche la malattia del nostro secolo in cui ogni cosa appare possibile, soprattutto credere nelle proprie convinzioni.
Se davvero la realtà è una nostra rappresentazione, allora Gargano non è solo capace di costruire il suo universo, ma anche di dirigerlo, stabilendone le regole e determinandone gli eventi. Non c’è nessuno come lui che riesca a trovare per ogni accadimento personale una giustificazione, un’interpretazione soddisfacente. Mille sono le sue contraddizioni, ma per tutte ha una spiegazione convincente.
Maraschi crea un personaggio bernhardiano, che attraverso il suo solipsismo disperato e grottesco incarna il pensiero debole della nostra epoca. Nel raccontare le vicissitudini della sua vita, Gargano ci farà attraversare una società che riconosceremo subito, che ci appartiene, in cui l’altro è escluso nella forma e nella sostanza. Tra le pagine si mischiano verità e menzogna e mai riusciremo a comprendere dove sta l’una e dove sta l’altra. Il narratore anche non interviene. È un ascoltatore che raccoglie una testimonianza, che la trascrive così come l’ha ricevuta e che non è interessato ad aggiungere una parola in più.
Riportare così com’è, perché se è vero che non esistono fatti, ma solo interpretazioni è anche vero che questa oggettività è già un’interpretazione, un guardar-da-lontano ciò in cui non ci si riconosce.
Ma andiamo al titolo del romanzo, Rogozov. Leonid Rogozov è stato un medico russo. Lavorò in Antartide come unico dottore in un team di tredici ricercatori, presso la Stazione Novolazarevskaya. È rimasto nella storia per il fatto che durante la spedizione si ammalò di appendicite ed essendo l’unico medico presente nella spedizione, dovette operarsi da solo per sopravvivere.
Pertanto, il titolo del libro già ci fa capire il tema del romanzo. Infatti, il gesto di Rogozov fu altruistico, in quanto il dottore si operò da solo per sopravvivere, ma anche per non lasciare i propri compagni di avventura senza un’assistenza medica. Gargano invece è spinto all’autoanalisi e alla cura dei propri mali attraverso l’uso massiccio delle proprie convinzioni per salvare sé stesso e per giustificare le sue opere.
Quello di Maraschi è un romanzo che si presta a molte interpretazioni. Ad affascinare il lettore sarà proprio Gargano, un uomo debole che crea la sua identità solo sulle proprie idee; ma è anche un uomo disperatamente vero, perché fa largo uso di menzogne affabulatorie attraverso cui prova a ritornare a uno stato di innocenza primordiale, tanto da apparire come un Adamo che ancora non è stato scacciato dall’Eden.