Oltre la penna di…Sara Rattaro

Nel mio ultimo romanzo, L’amore addosso, ho voluto affrontare per la prima volta il rapporto madre-figlia. Ma quelle che ho raccontato non sono una madre e una figlia qualsiasi. Sono le rappresentanti di due generazioni precise che per svariate ragioni sono destinate allo scontro.

La madre di Giulia è una donna nata alla fine di una guerra che ha lasciato segni indelebili in chi l’ha vissuta. L’affetto e la comprensione devono lasciare spazio alla voglia di rivalsa e di ricostruzione. Così lei, come tante donne di quell’epoca, riuscirà ad affrancarsi dalla povertà attraverso il lavoro. Arricchirsi diventerà un obiettivo, garantire un futuro ai propri figli, consentire loro di studiare saranno le leve di una nuova era educativa. Ma tutto questo ha un costo e si chiama sacrificio, perché tenere in piedi una famiglia garantendole una vita dignitosa, per una donna, è molto più faticoso. È ammirevole e instancabile, ma cadrà nel peggiore dei tranelli: non riuscirà a guardare avanti e a lanciare sua figlia oltre l’ostacolo. È troppo faticoso fare quello che ho fatto io, tu devi aspirare ad altro.

Così, arriva Giulia, giovane ragazza piena di speranze. Un’infanzia spensierata all’ombra di una madre protettiva e attenta a tutto. Giulia crede nell’amore e nell’uguaglianza. Per lei, nata negli anni Settanta, studiare, viaggiare o realizzare una vita indipendente smettono di essere dettagli normali, quando tua madre non ha intenzione di permetterti di sbagliare. Le cose giuste non si dovrebbero scegliere, si compiono e basta. E così, madre e figlia si ritrovano legate per sempre allo stesso segreto, qualcosa da non far sapere a nessuno, qualcosa che cambierà per sempre la vita di Giulia, qualcosa che non si può perdonare nemmeno a una madre.

In un’analisi dove cuore e cervello non riescono mai a toccarsi, parlerò di quel bene che non riesce ad arrestarsi nemmeno davanti al più grande dolore.

 

sararattaroSara Rattaro nasce in una famiglia di commercianti genovesi specializzati in ottica. Laureata in Scienze Biologiche e in Scienza delle Comunicazioni , si occupa di comunicazione della scienza.

Nel 2009 completa il suo primo romanzo Sulla sedia sbagliata, scelto dall’editore Mauro MORELLINI. E’ lei in prima persona che si occupa di organizzare tutte le presentazioni del libro percorrendo tutta Italia. Nel 2011 scrive il suo secondo romanzo Un uso qualunque di te, una storia che le esplode “prima nella testa e poi nella mani”, diventando un vero fenomeno del passaparola tra i lettori. In occasione del suo terzo romanzo, Sara incontra l’editore Garzanti e nel maggio 2013 pubblica il best seller Non volare via (Premio Città di Rieti 2014). Nel settembre del 2014 è la volta di Niente è come te, (Premio Bancarella 2015),  che tratta di un tema molto delicato: la sottrazione internazionale dei minori.  Il 31 marzo 2015 esce in tutte le librerie Splendi più che puoi, una storia vera particolarmente toccante e profonda, Premio Rapallo Carige per la Donna Scrittrice.

Nel 2017 approda a Sperling & Kupfer e da pochi giorni è in tutte le librerie con “L’amore addosso”.

 

 

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