NARRATIVA
La ragazza di fronte di Margherita Oggero
Mondadori
Quando era bambino, arrivato a Torino dal Sud, Michele era rimasto incantato dalla bambina che leggeva, seduta sul terrazzino di fronte. Quando era bambina, tormentata dai fratelli gemelli scatenati, Marta si rifugiava sul balcone per sognare le vite degli altri. Come una folata di vento che scompigli la quiete del grande cortile che li separa, ora la vita ha rimescolato le carte. Marta è una donna adulta, indipendente e sola, con un solo motto – bastare a se stessi, come i gatti – e un solo piacere segreto: spiare da dietro le tende, al buio, la finestra di fronte. È andata lontano, ha viaggiato e da poco è tornata a casa, in un condominio simile a quello dell’infanzia. Anche Michele si è spinto dove nessuno avrebbe pensato, e ogni giorno per mestiere vede gente che fugge e che torna: guida i Frecciarossa attraverso l’Italia, e in poche ore solca la penisola per poi rientrare nel suo nuovo appartamento e affacciarsi ancora una volta su un cortile. Fino a quando succede una cosa imprevista, anzi più d’una: di quelle che accelerano il corso dell’esistenza, che costringono a uscire dal guscio protettivo che ci costruiamo, a guardarsi negli occhi. A quanti di noi è capitato di abitare in un grande caseggiato, di quelli con un ampio cortile di giorno popolato di voci e la sera di luci che rivelano le vite degli altri? Margherita Oggero intesse con sapienza l’invisibile rete di sguardi e traiettorie, di significati e desideri nati tra quelle finestre e destinati a unire, separare, far danzare i suoi personaggi tra le quinte reali eppure poetiche della sua Torino. Queste pagine sono percorse da una sorta di “leggerezza dolente”, da un’ironia che non è mai disgiunta dall’umanissima partecipazione alle sorti di persone autenticamente impegnate a trovare un senso ai propri giorni. La ragazza di fronte è uno splendido spaccato della storia sociale di una grande città italiana negli ultimi cinquant’anni e insieme una storia d’amore bellissima, veloce, sorprendente.
Memoriale dell’inganno di Jorge Volpi
Mondadori
Il 17 settembre 2008, in seguito al fallimento della Lehman Brothers, J. Volpi, uno dei geni della finanza più rispettati di tutta New York, abbandona gli uffici della sua società. Quello stesso giorno, le autorità lo accusano di aver frodato i suoi investitori per quindici milioni di dollari. Qualche anno dopo, esiliato in un luogo sconosciuto, J. Volpi invia a un famoso agente letterario un manoscritto autobiografico in cui rivela come, durante la bolla immobiliare, i signori di Wall Street lucrarono senza scrupoli orchestrando una delle più grandi catastrofi economiche di tutti i tempi. A differenza di altre confessioni sorte a ridosso della crisi, Memoriale dell’inganno è una grandiosa storia familiare raccontata con i toni e il ritmo del noir: è la appassionata indagine di un figlio che tenta di scoprire la vera identità del padre che non ha mai conosciuto, un impiegato del ministero del Tesoro statunitense che durante la Seconda guerra mondiale lavorò come assistente di Harry Dexter White, il creatore del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale. Alla fine del conflitto, entrambi gli uomini furono accusati di appartenere allo stesso circolo di spie russe…Da un inganno all’altro, in un intreccio di personaggi fittizi e reali, il lettore viene condotto attraverso i passaggi segreti della Guerra fredda fino agli scabrosi retroscena di Wall Street, sempre più incapace di distinguere l’invenzione dalla verità, sempre più immerso negli abissi della fragilità umana…
I sei volti dell’amore di Sara Jio
NORD
Jane Williams non ha dubbi: tanto i fiori sono semplici e diretti – le rose rosa servono per chiedere perdono, quelle rosse per mettersi in mostra, le glossinie per indicare l’amore a prima vista – quanto le persone sono complicate e inaffidabili. Così, mentre il suo negozio è aperto a chiunque voglia mandare il messaggio giusto, il suo cuore è chiuso e impenetrabile. Troppi sbagli, troppo dolore, troppi rimpianti. In più, da qualche tempo, Jane è inquieta: di tanto in tanto la vista le si offusca e lei cade in preda a violenti emicranie. Un mistero, dicono i medici, incapaci di individuare l’origine di quei malesseri… Poi, nel giorno del suo ventinovesimo compleanno, una donna si presenta nel negozio di Jane; sostiene di conoscerla dal giorno in cui è nata e che quei disturbi non sono affatto sintomi di una malattia, bensì la manifestazione di un dono straordinario: la capacità di «vedere» l’amore, quello puro e sincero. Un dono che Jane rischia tuttavia di pagare a caro prezzo: prima che il sole tramonti sul suo trentesimo compleanno, infatti, lei dovrà individuare le sei diverse forme di amore che danno senso alla vita di tutti gli esseri umani. Altrimenti non vedrà mai il volto della sua anima gemella…
Basta un ragazzo di Jack Andraka con Matthew Lysiak
Garzanti
Jack ha quindici anni e una smisurata passione per la scienza. Trascorre interi pomeriggi nel seminterrato di casa a fare esperimenti, a inventare, a costruire. Ma quando per un tumore al pancreas perde improvvisamente un caro amico di famiglia, con la sorprendente incoscienza tipica dei più giovani si pone un obiettivo: trovare una cura per questa malattia. Migliaia i tentativi andati vuoto, centinaia le lettere di rifiuto dalle università e dai laboratori a cui chiede supporto, infinite le ore di ricerca e i dubbi di chi sostiene sia un’impresa troppo grande per un ragazzo della sua età. Eppure Jack non si dà mai per vinto, e riesce a mettere a punto un sistema rivoluzionario, economico e straordinariamente preciso per individuare sul nascere questo tipo di tumore, quando ancora le possibilità di sopravvivenza sono altissime. Basta un ragazzo è il racconto di uno studente brillante che tra le indecisioni degli adulti e il bullismo dei suoi coetanei non ha smesso di credere nella realizzazione di un sogno. È la storia di un adolescente omosessuale che trova la forza di lottare per esser rispettato. È il libro di un’intera generazione in grado di cambiare il mondo, e che in queste pagine può trovare davvero il coraggio di provare a farlo.
L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome di Alice Basso
Garzanti
Dietro un ciuffo di capelli neri e vestiti altrettanto scuri, Vani nasconde un viso da ragazzina e una innata antipatia verso il resto del mondo. Eppure proprio la vita degli altri è il suo pane quotidiano. Perché Vani ha un dono speciale: da piccoli indizi che sembrano insignificanti, coglie l’essenza di una persona, riesce a mettersi nei suoi panni, pensare e reagire come avrebbe fatto lei. Un’empatia profonda, un intuito raffinato, uno spirito di osservazione fuori dal comune, sono le sue caratteristiche. E di queste caratteristiche ne ha fatto il suo mestiere: Vani è una ghostwriter per un’importante casa editrice. Scrive libri per altri. L’autore le consegna la sua idea, il materiale su cui documentarsi e lei riempie le pagine delle stesse identiche parole che avrebbe utilizzato lui. Un lavoro svolto nell’ombra. E a Vani sta bene così. Anzi, preferisce non incontrare di persona gli scrittori per cui lavora. Fino al giorno in cui il suo editore non la obbliga a fare due chiacchiere con Riccardo, autore di successo in preda ad una crisi di ispirazione. I due si capiscono al volo e tra loro nasce una sintonia inaspettata fatta di citazioni tratte da Hemingway, Fitzgerald, Steinbeck. Una sintonia che Vani non credeva possibile. Da tempo ha smesso di credere che potesse capitare anche a lei. Per questo sa di doversi proteggere perché dopo aver creato insieme un libro che diventa un fenomeno editoriale senza paragoni, Riccardo sembra essersi dimenticato di lei. E quando il destino mette in atto il suo piano imprevisto e fa incrociare di nuovo le loro strade, Vani scopre che in amore nulla è come sembra. Questa volta è difficile resistere a Riccardo e a quell’alchimia che pare non esser mai svanita. Proprio ora che Vani ha bisogno di tutta la sua concentrazione, di tutto il suo intuito. Un’autrice per cui sta lavorando è stata rapita e la polizia vuole la sua collaborazione. Perché c’è un commissario che ha riconosciuto il suo talento unico e sa che solo lei può entrare nella mente del sequestratore.
Come nel più classico dei romanzi Vani ha davanti a sé molti ostacoli. E non c’è nessuno a scrivere la storia della sua vita al posto suo, dovrà scegliere da sola ogni singola parola, gesto ed emozione.
Le ali della vita di Vanessa Diffenbaugh
Garzanti
È notte e la nebbia è illuminata a tratti dai fari delle macchine che sfrecciano accanto a lei. Letty si asciuga l’ennesima lacrima e preme ancora più forte il piede sull’acceleratore. Deve correre il più lontano possibile, fuggire da tutti i suoi sbagli, è la cosa migliore per tutti. Perché la sua vita è stata difficile, ha inanellato una serie di errori uno dietro l’altro e adesso tutte le sue paure sono tornate a tormentarla, senza lasciarle via di scampo. Intanto, ormai molte miglia lontano, i suoi due figli, Alex e la piccola Luna, stanno dormendo serenamente. Non sanno che la loro mamma li ha lasciati da soli nel loro letto, schiacciata dal terrore di non essere una buona madre. Convinta che senza di lei Alex e Luna saranno più felici. Quando Alex si sveglia e si accorge che Letty non c’è più, capisce che non deve farsi prendere dal panico. Deve occuparsi della sorellina e seguire le regole. Perché Alex ha quindici anni ed è solo un ragazzino, ma è dovuto crescere in fretta per aiutare sua madre Letty e i suoi occhi troppo spesso tristi. A volte guarda verso il cielo e sogna di volare via, in un posto dove l’azzurro del cielo li possa di nuovo colorare di felicità. La sua passione sono la matematica e lo studio delle rotte migratorie degli uccelli. Da loro ha imparato che non importa quanto voli lontano, c’è sempre un modo per tornare a casa. Alex sa che deve trovare il modo di far tornare anche la sua mamma. Solo lui può farlo, solo lui può curare le sue ali ferite e farle spiccare di nuovo il volo. Perché anche quando l’orientamento è perso, l’amore può farci ritrovare la rotta verso il nostro cuore.
Una meravigliosa bugia di Jamie McGuire
Garzanti
Erin è all’ultimo anno di liceo e da sempre si sente diversa. Perché al contrario dei suoi compagni non ha una bella macchina, non veste alla moda, non va alle feste. Perché Erin è cresciuta da sola, con una madre che non riesce a prendersi cura di lei. Il suo unico desiderio è quello di fuggire. Fuggire da quella città, da quella scuola, dagli altri ragazzi che non fanno altro che criticarla. Fuggire e ricominciare da zero. Ma un giorno nella gelateria dove lavora, entrano due occhi verdi che Erin conosce bene. Appartengono a Weston il ragazzo più popolare del liceo. Weston che non ha paura di nessuno e ottiene sempre quello che vuole. Nessuna riesce a resistergli e ora all’improvviso sembra accorgersi proprio di lei. Lei che si è sempre sentita inadeguata e imperfetta. Erin non ha dubbi, non può cadere nella trappola di quello sguardo. Da un tipo così bisogna stare il più lontano possibile. È la scelta sbagliata. Eppure bastano solo poche ore passate a parlare per scoprire che dietro l’immagine di ragazzo forte e invincibile, si nasconde un animo pieno di sogni. Sogni che paiono irrealizzabili come quelli di Erin. Weston è il solo che comprende le sue insicurezze e le sue paure. Il solo che la fa sentire protetta, al sicuro. Ma lasciarsi andare non è facile. Soprattutto ora che una notizia inaspettata ha cambiato ogni cosa. Perché la vita può essere tutta una bugia. Per Erin permettere a qualcuno di avvicinarsi tanto da non avere più segreti è un’impresa ardua. Quasi impossibile.
Il dono del silenzio di Thich Nhat Hanh
Garzanti
Viviamo alla continua ricerca della felicità, e nella corsa senza sosta per raggiungerla non ci accorgiamo delle straordinarie meraviglie di cui è già ricco il mondo attorno a noi. Ogni giorno, ogni ora, ogni istante la bellezza ci chiama, ma raramente ci poniamo in ascolto. Perché per avvertire la sua voce e poterle rispondere è necessaria una condizione divenuta rara: il silenzio. In questo piccolo libro prezioso, il monaco buddhista Thich Nhat Hanh ci mostra il percorso da intraprendere per superare la gabbia di rumore che ci circonda privandoci della libertà, e ci indica un sentiero di pace tra i luoghi più confusi e caotici della nostra mente. Il dono del silenzio ci permette così di ristabilire, dentro di noi, quell’ordine e quella serenità in grado di farci guardare in profondo ciò che ci circonda, per comprendere chi siamo realmente e cosa davvero vogliamo dalla nostra vita.
Nemmeno con un fiore di Fabrizio Silei
Giunti Junior
Una famiglia felice, quella di Nicola, undici anni, una grande passione per i fumetti. Una famiglia come tante: la mamma fragile e sbadata, la sorella maggiore che si sente già grande e vorrebbe fare di testa sua e un padre supereroe che li protegge da ogni pericolo. Sì, a Nicola sembra proprio che tutto vada per il meglio. Finché, una notte particolarmente fredda, nelle loro vite entra Sarolta, una barbona malandata proveniente dall’Europa dell’Est. Un’anziana signora che ha un segreto, e che sua madre non vuole abbandonare al suo destino, a dispetto delle regole ferree imposte dal marito. Da quel momento, le certezze di Nicola iniziano a sgretolarsi.
Il segreto degli angeli di Camilla Läckberg
Marsilio
Decisa a cominciare una nuova vita, Ebba fa ritorno a Valö, la splendida isola della sua infanzia affacciata sulle casette bianche e le rocce scoscese di Fjällbacka, nell’idillio dell’arcipelago svedese. Vuole rimettere a posto la colonia che le appartiene e che non ha più rivisto dal giorno in cui, una vigilia di Pasqua di molti anni prima, la sua famiglia scomparve nel nulla, lasciando dietro di sé solo una tavola apparecchiata a festa e una bambina di un anno che vagava smarrita. Nessuno li rivide più; nessuno fu mai in grado di stabilire cosa fosse realmente accaduto. Un mistero che da sempre stuzzica la curiosità di Erica Falck, ora entusiasta all’idea di poter riprendere in mano la sua personale indagine su quell’oscura storia. Ma sembra che per Ebba non ci sia pace. Qualcuno vuole allontanarla, disposto a tutto per proteggere il segreto dell’isola. Dopo un incendio scoppiato nella notte, le minacce si fanno sempre più incalzanti: Ebba ha già perso tutto, eppure c’è ancora qualcuno che desidera la sua morte. A Erica e Patrik non resta che unire le forze per trovare le ragioni di un rancore che gli anni non hanno placato, cominciando da un debole indizio: vecchie tracce di sangue che i lavori di restauro hanno portato alla luce nella colonia di Valö. Una sorta di filo rosso che si snoda a ritroso, conducendo a un passato lontano quando, all’inizio del secolo scorso, Fjällbacka conobbe una misteriosa «fabbricante di angeli».
Piccola dea di Rufi Thorpe
Marsilio
A dispetto dei luoghi comuni, il rapporto più intenso per le giovani donne non è quello con il primo amore. È quello con l’amica del cuore. Lorie Ann e Mia, in riva all’oceano della California, sdraiate al sole a scambiarsi segreti, mentre provano a schiarirsi i capelli con il succo di limone, di questa amicizia ne sanno qualcosa. Diversissime tra loro, eppure unite come sorelle, crescono complici e spensierate: non passa giorno senza che l’una sappia nell’intimo cosa nasconde il cuore dell’altra. Siamo nei festosi anni Ottanta, e all’inizio di questa loro storia, che durerà per altri vent’anni, Lorie Ann e Mia si fanno una confidenza che scotta e che impone una decisione complicata: hanno sedici anni e sono rimaste incinte. Mentre Mia è la bulla, scostante, con una famiglia sgangherata, Lorie Ann è la perfezione, quella che tutti invidiano: per la sua bellezza solare, il carattere aperto e generoso, la vita serena avvolta da una famiglia unita. Se la biologia c’entrasse col destino, e la scelta coraggiosa di Lorie Ann di non abortire, all’opposto dell’amica, dovesse venire premiata, avrebbe dovuto essere lei quella baciata dalla fortuna e dal successo. Invece, anno dopo anno, Lorrie Ann scivola in tutt’altra esistenza, e a Mia, pienamente realizzata, non resta che documentare, e interrogarsi sulle ragioni per cui la sorte abbia riservato alla sua “divina” amica un percorso tanto accidentato. Definito in patria un debutto stellare, il romanzo di Rufi Thorpe mostra, con uno stile vivido e graffi ante, la profondità dell’amicizia, la natura ambigua della maternità, dell’amore e della lealtà.
SAGGISTICA
Cambiare gioco di Nick Bollettieri e Bob Davis
Mondadori
1991, finale del Roland Garros, Agassi contro Courier. Nick Bollettieri, all’epoca allenatore di entrambi i campioni, sceglie di sedere nel box di Agassi. Questo sarà forse uno dei più grandi rimpianti della sua carriera. Il perché, insieme a molto altro, è raccontato in questa autobiografia, scritta in collaborazione con l’amico e collega di sempre Bob Davis. Bollettieri ripercorre la sua straordinaria esistenza, dall’esuberante famiglia di origini italiane agli anni folli dell’università, da quei pochi ettari di terreno su cui ha costruito il suo sogno ai trionfi sui campi centrali di Wimbledon e degli US Open. E parla senza peli sulla lingua dei suoi dieci giocatori divenuti poi numeri uno del ranking mondiale – tra cui Andre Agassi, Boris Becker, Jim Courier, Monica Seles, Serena e Venus Williams, Maria Sharapova, Anna Kournikova –, delle sue nove vite, delle otto mogli, dei sette figli, e di tutti i successi e le cadute che hanno costellato il suo percorso. Perché Nick Bollettieri ha vissuto ogni giorno senza respiro, con l’intensità di un tennista al tie-break. La sua vita, plasmata da una dedizione allo sport che dura da sessant’anni, è un concentrato di carisma ed entusiasmo che va ben oltre il rettangolo di gioco. Dietro gli occhiali scuri all’ultima moda, la perenne abbronzatura, la voce roca e diretta, lo sguardo di chi ne ha viste tante, si cela la ricetta magica della sua accademia e degli innovativi metodi personalizzati che hanno forgiato nel corso degli anni campioni di livello mondiale dentro e fuori dal campo. Sveglie all’alba, dure sessioni di allenamento e immersione totale nel gioco: si mangia, si dorme, si respira tennis dalla mattina alla sera. Questo il segreto dei suoi successi, mai eguagliati. Per anni Bollettieri è stato aspramente criticato per le tecniche considerate troppo dure, di stampo quasi militare, e per le storie raccontate dai suoi ex allievi. Ma lui continua ad andare avanti per la sua strada e a fare quello che più gli piace, lavorando sodo sotto il sole della Florida.
Effetto Farfalla di Vanessa Ferrari
Mondadori
«Io sono il mio corpo» dice Vanessa Ferrari, un corpo forgiato dalle ore in palestra, dalla routine agli attrezzi, dalle rinunce, dagli infortuni e dalle vittorie. Un corpo estenuato dalla ginnastica e dal suo incanto. Una magia che ammalia una bambina di sei anni che vede per la prima volta in televisione un’atleta alla trave e insiste con la madre perché – dopo una prima rovinosa esperienza con la danza – la iscriva a un corso per provare le prime capriole, le rovesciate e le ruote. Un periodo spensierato e divertente, destinato presto a finire perché tutti si accorgono che quella bambina è straordinariamente dotata. E questo talento non può essere sprecato, va coltivato, così una Vanessa ancora piccolissima conosce il volto spietato della ginnastica: le scuole serali, l’incubo del peso e l’ossessione della leggerezza, il diktat alimentare e gli allenamenti senza sosta sotto la guida di Enrico, l’allenatore, la figura paterna, che plasma quella bambina fino a farle salire il più alto gradino del podio e diventare campionessa mondiale a quindici anni e mezzo. L’oro splende, e sarà la prima di molte medaglie; ma mentre l’atleta siede sul tetto del mondo, alla ragazza non verrà concesso nemmeno di assaggiare la torta preparata in suo onore. L’incantesimo della ginnastica e i suoi demoni, il grave infortunio al tendine del 2008 e una carriera che sembrava finita. Il volo della farfalla e la sua caduta. Vanessa è oggi una donna di ventiquattro anni che ha fatto pace con la ginnastica, è tornata a vincere contro tutti i pronostici, e ha ancora un obiettivo da raggiungere, un ultimo battito d’ali, le Olimpiadi di Rio del 2016. Ce la farà? La ginnasta italiana più titolata (e introversa) della storia è tornata finalmente a sorridere. Perché solo chi è felice vince davvero: adesso lei lo sa, e ha avuto voglia di raccontarlo in questo libro.
Sei la mia vita di Ferzan Ozpetek
Mondadori
Un’auto lascia Roma di primo mattino. Alla guida, c’è un affermato regista. Sul sedile accanto, l’uomo che da molti anni ama di un amore sconfinato. Dove stanno andando? Mentre la città si allontana e la strada comincia a inerpicarsi dentro e fuori dai boschi, il regista decide di narrare al compagno silenzioso il suo mondo «prima di lui»: «La mia vita è la tua e ora te la racconterò, perché domani sarà solo nostra». Inizia così un viaggio avanti e indietro nel tempo: i primi anni in Italia, dove era giunto dalla Turchia non ancora diciottenne con il sogno di studiare e fare cinema, le persone che hanno lasciato il segno, gli amici, gli amori, le speranze, le delusioni, i successi. Storie che conducono ad altre storie, popolate da figure indimenticabili e bizzarre: una trans egocentrica sul viale del tramonto, un principe cleptomane, un centralinista con il rimpianto della recitazione, una cassiera tradita dalle congiunzioni astrali, una bellissima ragazza dallo spirito inquieto. E poi, raffinati intellettuali, inguaribili romantiche, noti cinefili, amanti respinti e madri niente affatto banali. Sullo sfondo, il palazzo di via Ostiense dove tutto accade, crocevia di solitudini diverse, ma anche di intense amicizie e travolgenti passioni. Il palazzo che nel tempo si è trasformato, conservando però intatti i suoi più intimi segreti. E, soprattutto, la città di Roma, come nessuno l’ha mai raccontata. Gli anni Settanta-Ottanta e la contagiosa atmosfera di libertà senza freni, le lunghe estati nel segno della trasgressione, il femminismo, la progressiva presa di coscienza di sé della comunità gay, la solidarietà che cementa i legami, gli incontri folgoranti con alcuni protagonisti del cinema italiano, le stagioni, i luoghi e le voci di un passato ormai perduto per sempre. Tante storie, esilaranti eppure commoventi, che compongono «la Storia» di un’esistenza che si annulla in un’altra come estremo dono d’amore. Un Amore che non si arrende, un sentimento assoluto capace di resistere a qualsiasi prova. Con sguardo irresistibile, lieve e toccante al tempo stesso, al suo secondo libro Ferzan Ozpetek, il regista che più di ogni altro sa parlare di sentimenti, ci rivela un mondo sospeso tra lacrime e risate, fiction e realtà, fino all’epilogo, struggente e inaspettato. Un mondo che pare fatto della stessa materia dei suoi film. E che, pagina dopo pagina, ci incanta e ci colpisce. Proprio come la vita.
Diritti umani e cristianesimo – La Chiesa alla prova della modernità di Marcello Pera
Marsilio
Dopo secoli di ostilità, durante i quali furono considerati anatema, oggi «la Chiesa, in forza del Vangelo affidatole, proclama i diritti umani», secondo l’espressione usata dal Concilio Vaticano ii, e considera questa proclamazione come un «aggiornamento» del messaggio cristiano. Sul fronte opposto, i diritti umani sono considerati beni di giustizia che si possono giustificare sulla base della ragione ed esportare ovunque. Dubito di queste tesi. Penso che, accettando i diritti umani, in particolare i diritti sociali, la Chiesa abbia riveduto il suo tradizionale insegnamento che mette al centro del comportamento cristiano i doveri dell’uomo verso Dio, non i suoi diritti verso gli altri uomini. Penso anche che non esista una correlazione stretta fra doveri e diritti che giustifichi questa revisione. E penso infine che quel dialogo che, tramite i diritti umani, la Chiesa intende intrattenere con il mondo moderno sia piuttosto una mela proibita. La tesi che sostengo in questo libro è che i diritti umani appartengono più alla storia della secolarizzazione che a quella della salvezza. Essi presuppongono un’antropologia dell’uomo, una concezione della persona umana e un finalismo della storia terrena difficilmente compatibili con l’escatologia cristiana. «Chi sei tu per rispondere a Dio?»: la logica dei diritti umani non arretra di fronte a questa domanda, che invece rende umile il credente. Riguardo alla giustizia concepita in termini di diritti umani, quei fenomeni sempre più lamentati che essi generano – di incertezza, proliferazione, autofagia, costruzione arbitraria da parte di maggioranze parlamentari e corti supreme, insostenibilità sociale, conflittualità – dovrebbero indurre tutti a ripensarla.
Saggi su Dante di Ezra Pound
Marsilio
Dante è la grande «scoperta» del Novecento. A capirlo, ripensarlo, perfino riscriverlo, furono anzitutto i grandi poeti: Pound, Eliot, Mandel’štam, Borges. In questo libro torniamo ad ascoltare la voce autentica del primo fra tutti e di tutti maestro, Ezra Pound, che Eliot definì, con formula dantesca, «il miglior fabbro». Originariamente preparato da Vanni Scheiwiller per festeggiare gli ottant’anni del poeta, il libro era rimasto sempre solo un «sogno editoriale». Oggi, riscattato da mezzo secolo di silenzio, prende vita, offrendo intatta la meraviglia di un pensiero critico e poetico decisivo. «Un libro di Ezra Pound su Dante – si legge nell’introduzione al volume – è uno scrigno di idee e di punti di vista sulla poesia. […] Pound ci stupisce, perché sembra aver pensato prima di noi quel che noi ora pensiamo su Dante: e invece quel che oggi noi pensiamo nasce spesso dalle sue idee e scorre fino a noi lungo rivoli carsici, in un’attività di scrittura fitta e dispersiva, che questo libro contribuisce, infine, a rendere unitaria».
Il serpente di bronzo – Scritti antesignani di critica sociale di Elémire Zolla
Marsilio
Eclissi dell’intellettuale, Volgarità e dolore e Storia del fantasticare, i tre saggi di esacerbata critica sociale che negli anni Sessanta del Novecento fecero di Elémire Zolla l’autore più contestato dall’élite intellettuale progressista, mentre critici d’altra sponda riconoscevano nelle tesi al fiele esposte nella trilogia uno dei più saldi edifici morali eretti contro la dilagante massificazione, sono riuniti per la prima volta in un unico volume dal titolo biblicamente emblematico. Nel tratteggiare con argomenti stringenti e fittamente documentati l’eclissi del ruolo dell’intellettuale umanista con l’ascesa dell’industria culturale e dei media, e il conseguente abbassamento dei livelli di guardia sui guasti della massificazione, il non-senso programmatico, la volgarità dilagante e la resa alla fantasticheria nelle poetiche letterarie e artistiche degli ultimi tre secoli, l’atto di accusa zolliano, che suonò al tempo così intemperante, sembra oggi dar voce al bisogno di un pensiero forte, svincolato da strette ideologiche o estremismi di sorta, capace di indicare la via per convertire veleni ancestrali in farmaci che curano e arrecano salute.
Testimonianze partigiane. I siciliani nella lotta di Liberazione di Angelo Sicilia
Navarra Editore
“Testimonianze partigiane” è un saggio storico, ma soprattutto un emozionante corpus di testimonianze che mette insieme le voci dei siciliani che hanno contribuito con coraggio alla lotta di Liberazione contro il nazifascismo nel periodo compreso tra il settembre 1943 e il maggio 1945. Voci diverse che alternandosi raccontano all’unisono una storia fatta di lotta, di sangue, di libertà. Una storia nota, ma che adesso ripercorriamo da un’altra prospettiva, seguendo fianco a fianco e passo dopo passo il cammino dei nostri eroi siciliani finora senza volto, ma a cui adesso sappiamo dare un nome. I testimoni narrano le loro vicende in racconti scanditi dai momenti chiave della storia italiana: la prima fase di presa di coscienza antifascista, il 25 luglio 1943, e la caduta del fascismo, l’8 settembre 1943, con l’armistizio e lo sbandamento. La scelta partigiana, il 25 aprile 1945, e la liberazione, ma anche il massacro della Divisione Acqui, le torture e le fucilazioni, le donne protagoniste della Resistenza, gli schiavi di Hitler. L’opera contiene in appendice anche il racconto di quattro storie esemplari, ormai quasi dimenticate, di antifascisti siciliani che si distinsero per il loro coraggio in quegli anni bui, come “Lo Schindler siciliano”, “Il poeta di piazza che sbeffeggiava il Duce”, “Il prete partigiano” e “Il Rettore antifascista”.
VARIE
Contro gli abusi delle banche di Mario Bortoletto
Chiarelettere
CONTI DELLE BANCHE SONO SBAGLIATI e le banche lo sanno. Mario Bortoletto ha aperto un mondo finora sconosciuto. È riuscito per ben quattro volte a passare DA DEBITORE A CREDITORE di diversi colossi bancari nazionali. L’ULTI MA VERIFICA sui suoi conti correnti ha smascherato circa 300.000 euro pagati ingiustamente. Qui non sono in ballo solo reati (pesanti!), irregolarità e furberie. Qui sono in ballo I SOLDI DEI CORRENTISTI. Sono milioni le persone in Italia che hanno problemi con gli istituti di credito. Le banche le chiamano SOFFERENZE, cioè soldi che non riescono a recuperare. MA QUANTI DI QUESTI CREDITI SONO VERI? BORTOLETTO e con lui centinaia di correntisti che hanno seguito i suoi consigli raccontano tutti i GIOCHI SPORCHI SU CONTI CORRENTI, PRESTITI E MUTUI (sono circa 40 milioni i conti correnti in Italia, miliardi di guadagni solo per la gestione, anche se in attivo). Intanto le banche ricevono prestiti dalla Banca centrale europea allo 0,15 per cento. E praticano ai CORRENTISTI tassi esagerati, costi e commissioni ben nascosti negli estratti conto. GLI ABUSI CONTINUANO. Allora BEN VENUTA la dedica che apre questo libro: “A tutti coloro che hanno deciso di rialzare la testa e mi hanno detto GRAZIE, NE VALEVA LA PENA!”.
Firenze – passeggiate tra cibo e laica civiltà di Fabio Picchi
Giunti
Esplode in libreria il contagioso amore di Fabio Picchi per Firenze. Coniugando come solo lui sa fare storia, arte, letteratura, teatro, cucina, cultura popolare, il cuoco filosofo ci porta in giro per la città condividendo ricordi ed emozioni, smontando luoghi comuni, spiegando la visione del mondo dei suoi concittadini, illustrando le dieci ragioni che rendono la città irresistibile per chi già vi abita e i “dieci motivi per diventare fiorentini”. Botteghe, personaggi, monumenti, piazze, musei, viuzze, caffè emergono vividi dalle sue parole e da fotografie che le interpretano perfettamente; fra una passeggiata e l’altra Picchi inserisce il racconto – con lo stile che gli è proprio – di cinque ricette per ogni stagione dell’anno e di 24 piatti della tradizione. Lo accompagnano nelle sue scorribande cultural-culinarie due amici straneri, appassionati come lui di Firenze: il fotografo canadese James O’Mara e la storica dell’arte di origine inglese Stella Rudolph. A commento del testo illustrazioni di suo figlio Giulio Picchi, una delle quali – la mappa stilizzata della città– vive di vita propria all’interno della fascetta. Ne risulta un libro che è tante esperienze insieme: un po’ guida turistica e sentimentale, un po’ memoir, un po’ racconto, un po’ ricettario, che Picchi dedica A tutti i Fiorentini, alla loro anima e al loro cuore.
Studio Ghibli di Enrico Azzano e Andrea Fontana
Edizioni Bietti
Il mio vicino Totoro, La città incantata, La storia della principessa splendente: sono alcuni dei film targati Studio Ghibli, la cui potenza immaginifica e il cui successo commerciale hanno avuto un ruolo decisivo per lo sdoganamento definitivo dell’animazione giapponese nel panorama internazionale. Sinonimo di eccellenza tecnica, lo Studio Ghibli è artefice di un’idea di cinema incantata e meravigliosa, grazie alle sue narrazioni struggenti, che uniscono arte e botteghino, ideale e concretezza, scrittura e immagine.
Il volume ripercorre l’intera evoluzione dello Studio. Dalle celebrate pellicole dei due fondatori – Hayao Miyazaki e Isao Takahata – agli esordi dei possibili eredi, delinea al contempo una storia politica e sociale del Giappone dal 1985 a oggi, compila una filmografia ragionata e contiene i contributi critici di alcuni dei più importanti fumettisti, artisti e studiosi di cinema italiani.
I fantasmi del capitale di Arundhati Roy
Guanda
C’è un luogo in India che, più di ogni altro, potrebbe assurgere a simbolo di una nazione trasformata dal boom degli ultimi decenni, uno sfacciato monumento alla ricchezza di pochissimi. Il libro parte proprio da qui, Antilla, la residenza del magnate Mukesh Ambani che, con i suoi ventisette piani di lusso, è la nuova reggia indiana. Ma la crescita economica non si è diffusa agli strati più poveri della popolazione; anzi, non ha fatto altro che acuire discriminazioni e disuguaglianze già presenti nella società. Non si può restare indifferenti quando Arundhati Roy descrive la guerra in atto per il possesso della terra nella giungla dell’India centrale sotto assedio, con trecentocinquantamila persone obbligate ad abbandonare i loro villaggi e migliaia di suicidi; le decine di migliaia di torturati e i settantamila morti in Kashmir. E dietro tutto questo si agitano i fantasmi che muovono i grandi capitali mondiali e manipolano le scelte della politica: le ricche fondazioni americane, la Banca Mondiale, le ONG. Con la sua inconfondibile penna, battagliera e avvincente, la Roy ci conduce fin nel cuore autentico dell’India, illuminando attraverso queste pagine il lato oscuro della democrazia più grande del mondo.
Emozioni di una terapista di Pamela Ruga
La Rondine edizioni
Capace di giungere al cuore e di far riflettere sul delicato lavoro di una Terapista pediatrica che quotidianamente si trova a dover superare una sfida contro un destino che sembra segnato, ma che è possibile modificare con la cura, la dedizione e la passione per il proprio mestiere, per offrire la possibilità di un futuro migliore a tanti bambini che troppo presto si trovano a dover affrontare difficoltà troppo grandi. Pamela Ruga prende per mano ognuno di loro e, passo dopo passo, ci accompagna nel suo mondo fatto di ostacoli, a volte purtroppo impossibili da superare, ma pieno di onestà, amore e speranza. Insieme a lei diventiamo spettatori dei miracoli della vita che solo attraverso un profondo senso di umanità possono realizzarsi. I primi passi che non si riuscivano a compiere, un sorriso che nasce all’improvviso su un visino che sembrava spento, mani e vite che s’intrecciano verso un cammino incerto che diventa più sicuro. Sicuro come quello della piccola Pamela che, un tempo paziente, diventa Terapista anche per donare tutto ciò che ha ricevuto.
RELIGIONE
Dove l’acqua scorre di Cristina Dobner
Monti
“L’acqua cola e pervade tutte le pagine della Bibbia, insieme realtà concrete e simboli paradossali, creatura di JHWH che esprime la sua grandezza e la sua onnipotenza sull’umanità e sulla storia”. La tematica dell’acqua, affascinante e centrale nella vita di fede, è affrontata e descritta sapientemente dall’Autrice attraverso l’esegesi delle pagine della Sacra Scrittura: dalla creazione al Giordano, dal Battesimo di Gesù a Cana, dalla Samaritana alla Piscina di Siloe, da Nicodemo alla tempesta sedata… Suor Cristiana, grande conoscitrice delle tradizioni ebraiche antiche e nuove, realizza proposte di meditazione sulla Parola come avventure d’amore capaci di trasfigurare il cuore e di dare forma all’esistenza.
GIALLI
Il ritorno del colonnello Arcieri di Leonardo Gori
TEA
Parigi, maggio 1968. Tra i passanti che osservano dal marciapiede gli studenti in rivolta invadere i boulevard c’è anche Bruno Arcieri. A Parigi Arcieri si sta nascondendo: da chi ha cercato di ucciderlo, dai ricordi, dai rimorsi, dai fantasmi del passato. Si fa chiamare Marcel, aiuta nella cucina di un bistrot e si è fatto pure crescere la barba. Ha trovato anche uno sguardo amico, quello di Marie, ma è inquieto, si sente braccato, ed è stufo di scappare. Così, quando gli «amici» gli consigliano di lasciare la città e cercarsi un altro rifugio, magari in Spagna, Arcieri non ci sta. Sì, lascerà Parigi, ma per tornare a Firenze, per saldare i conti sospesi, fare chiarezza, forse giustizia, e combattere un’altra battaglia, anche se dovesse essere l’ultima. Alla fine di un viaggio avventuroso, l’uomo che il 15 maggio 1968 scende dal treno alla stazione di Santa Maria Novella non è più Marcel, è il colonnello dei Carabinieri Bruno Arcieri. È tornato, e non per stare a guardare. Leonardo Gori torna con questo romanzo di grande intensità al suo personaggio più complesso e amato, un servitore dello Stato critico, forte e profondamente leale; che dello Stato ha condiviso ambiguità, disastri e grandezze, finendo col portarne le stesse cicatrici.
La stagione degli innocenti di Samuel Bjørk
Longanesi
Il norvegese Samuel Bjørk esordisce con un thriller di grande tensione: subito caso letterario in patria, ha avuto un successo enorme anche in Svezia, dove, in pochi giorni dall’uscita ha venduto oltre 35.000 copie. Una nuova voce si impone tra i grandi del genere con il romanzo La stagione degli innocenti che ha venduto i suoi diritti in 22 paesi ed è candidato al Bookseller Norvegian Award. La vittima è giovanissima, impiccata a un albero nel folto della foresta norvegese, e ha al collo un cartello con scritto: “Io viaggio da sola”. È uno dei fatti di sangue più gravi della storia norvegese, e per questo la centrale di polizia di Oslo decide di riaprire una speciale unità investigativa e richiama in servizio il veterano Holger Munch. Sovrappeso, divorziato e appassionato di enigmi, Munch è un uomo all’apparenza gioviale che però nasconde un abisso. Ma è anche il secondo miglior investigatore della polizia norvegese. Il migliore è la sua collaboratrice, Mia Krüger, e Munch sa di aver bisogno di lei, ma deve riuscire a convincerla a tornare in azione. Mia infatti sta attraversando il momento peggiore della sua vita, eppure, anche nella più cupa disperazione, niente può sopprimere il suo infallibile istinto di investigatrice. È lei a cogliere l’indizio che era sotto gli occhi di tutti e che nessuno ha visto, il segno più terrificante lasciato dal killer sul corpo della vittima. Un segno che non lascia spazio a dubbi: questa vittima sarà soltanto la prima di una lunga serie. Solo Mia e Holger possono impedire che l’inverno diventi una strage di innocenti, soltanto loro possono fermare una mano omicida che presto colpirà vicino, molto vicino.
PER BAMBINI
Il fantastico mondo delle conchiglie di Richard Trust
La Rondine edizioni
La sua simpatica amica Shelly, le racconterà incredibili avventure, e con lei passerà una divertente e indimenticabile giornata a giocare in fondo al mare. Tra nuovi giochi e fantastiche magie, l’immaginazione di Lella porterà grandi e piccini in un mondo incantato che… se si guarda bene… è tutto intorno a noi!
La foglia che vola nel vento di DaniRò
La Rondine Edizioni
Questa è la storia di una foglia e del suo lungo viaggio alla scoperta del mondo. Attaccata con le sue sorelle a un grande e vecchio albero un giorno capisce che non vuole più solo immaginare cosa c’è al di là dell’orizzonte. Allora decide di staccarsi e di volare via, e si lascia trasportare dai venti amici verso una grande avventura. Alla fine del suo viaggio scoprirà una cosa importante che la renderà unica e la cambierà per sempre.
Luigino racconta la costituzione (seconda edizione) di Luigi Mariano Guzzo
La Rondine Edizioni
Il libro, giunto alla seconda edizione, parla di Luigino Einaudi, bambino che ha tanti sogni: vorrebbe fare il medico, aiutare le persone che hanno bisogno, far capire che siamo tutti uguali, e tanti altri desideri. Così ha deciso di farli diventare realtà e di accompagnare i suoi amici in un viaggio nella Costituzione italiana, aiutato da Martin Luther King e don Lorenzo Milani, due persone che hanno fatto il mondo più bello.