L’uomo perplesso. Viaggio negli abissi di Emil Cioran – Nicola Vacca

Titolo: L’uomo perplesso. Viaggio negli abissi di Emil Cioran
Data di pubbl.: 2025
Pagine: 80
Prezzo: € 10,00

Emil Cioran (1911-1995), intorno al quale il poeta di Gioia del Colle Nicola Vacca ha scritto questo nuovo amorevole, profondo e complesso saggio, è stato filosofo, saggista e aforista fra i più noti e controversi del XX secolo. Nato in Romania, trasferitosi poi a Berlino e infine a Parigi, dove è vissuto con lo stato di apolide e dove è morto, Cioran ha fatto dell’aporia, del paradosso, dell’iperbole e delle contraddizioni che ci abitano il centro del suo pensiero e della sua cifra narrativa. Fu afflitto, fin da adolescente, da una perniciosa forma di insonnia che lo costrinse in una condizione di perenne allerta nei confronti del mondo, un mondo che, con estrema lucidità e disperazione, percepiva come orrendo e privo di senso. Alcuni assimilano il suo pensiero al nichilismo, ma l’argomentare di Cioran, come Nicola Vacca spiega assai bene, è molto più di questo. In realtà, non esiste una categoria all’interno della quale collocarlo e quand’anche ci fosse, di certo lui stesso l’avrebbe respinta con sdegno.

Avvicinarsi a lui è difficile. Verrebbe da dire, leggendo il saggio di Vacca, rischioso perché ogni nostra certezza, idea, verità vengono messe in dubbio, smantellate, demolite, squartate. Cioran non ha mai cercato la verità quanto il vero; non si è affidato a Dio che considerava: 

“…un errore del cuore, come il mondo è un errore della mente. La colpa di dio (qualora dio esistesse) è di aver creato un mondo osceno, corrotto, orrendo. Il peggiore dei mondi possibili in cui l’uomo è il cancro della terra.” (p. 47)

E mai come in questi tempi bui tali parole furono più vere!

Ci ha parlato della infinita solitudine dello scrittore, del suo creare per sé e non per un pubblico, esibirsi di fronte al quale è pari a un atto di prostituzione. Ha ammirato la poesia poiché “senza la poesia la realtà è sminuita…il cuore è agonizzante”, pensiero ampiamente condiviso da Nicola Vacca. Ha scelto lo scandalo artistico come stile di vita e forse l’unica cosa che abbia mai preso sul serio è il suo conflitto con il mondo che lo porta a dipingersi come un ‘uomo perplesso’ (giusto, dunque, il titolo di questo saggio), uno scettico che si ostina a credere. 

Cioran, come sostiene a buon diritto Vacca, è stato l’unico:

«…capace di smascherare il Novecento e inchiodarlo alla croce della propria miseria».

Il saggio – impreziosito dalla bella prefazione di Vincenzo Fiore e dall’appassionata postfazione del musicista Alessandro Serravalle – esamina, con rispetto e profonda ammirazione, le opere di Cioran una per una mostrandoci i molteplici volti dell’uomo, del filosofo e dello scrittore che più che altrove emerge dalla sua corrispondenza (per Cioran scrivere voleva dire scrivere lettere).

Anche per quelli che, pur conoscendo l’influenza che Emil Cioran ha avuto nel pensiero filosofico, nella letteratura, nella poesia e nell’arte, non lo hanno mai letto, questo saggio risulterà illuminante per comprendere il maestro del paradosso, delle contraddizioni, dello squartamento, dell’uso delle parole per aprire ferite e la sua disperata coscienza dell’inanità di qualunque tentativo di salvarsi dall’abisso.

Francesca Battistella

Francesca Battistella (Napoli, 1955) si è laureata in Antropologia Culturale nel 1979 alla Federico II di Napoli e ha conseguito un Master nella stessa materia presso la Auckland University, Nuova Zelanda, nel 1982. Ha lavorato come Lettrice d’Italiano e Storia Contemporanea nella stessa università nel 1983 e nel 1984. Tornata in Italia è stata traduttrice dal francese e dall’inglese per l’Istituto di Studi Filosofici di Napoli e in seguito per dieci anni segretaria di alta direzione, promoter, editor e organizzatrice di eventi presso la società INNOVARE, gruppo Banco di Napoli. Dal 2008 vive e lavora a Lugano, Svizzera. Negli anni ha pubblicato il romanzo storico Gli esuli (2004), un giallo Il parco delle meraviglie (2006), un noir Re di bastoni, in piedi, una trilogia gialla ambientata sul lago d’Orta che comprende La stretta del lupo (2012), Il messaggero dell’alba (2014), La bellezza non ti salverà (2016) e ancora un noir La verità dell’acqua (2019). Gli ultimi cinque libri per la casa editrice Scrittura&Scritture. Scrive recensioni per Gli amanti dei libri, la rivista Airone (Cairo editore) e Luoghi di libri.

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