Autore: Valerio Aiolli
Data di pubbl.: 2019
Casa Editrice: Voland editore
Genere: Narrativa
Pagine: 347
Prezzo: € 17,00
Il 12 dicembre 1969, Milano a Piazza Fontana scoppia una bomba nella Banca dell’Agricoltura che cambierà la storia del nostro paese.
Quel botto assassino ha scritto una delle pagine più cruente della storia repubblicana.
Dalla strategia della tensione al terrorismo di destra e di sinistra, il paese dopo Piazza Fontana messo in ginocchio fino allo stremo delle sue forze per un decennio e oltre.
A cinquanta anni esatti dalla strage fascista di Piazza Fontana, l’unico modo per non dimenticare è quello di tenere in vita la memoria, continuare a scrivere e a parlare di quegli anni terribili, documentare con la testimonianza il dramma di quei giorni che ha visto scorrere sangue innocente. «La pratica della meditazione conserva, dicono i libri, perfettamente la memoria» così scrive Guido Ceronetti in un saggio di qualche anno fa.
Valerio Aiolli questo fa in Nero ananas un romanzo storico che diventa romanzo civile necessario da leggere come documento per alimentare la memoria.
Lo scrittore fiorentino si occupa dei quattro anni incandescenti della storia d’Italia: dal 1969 al 1973. Anni violenti che minarono la stabilità politica del paese e lo portarono in un buio fatto di paure, incertezze e di sangue
La narrazione ha inizio proprio con il botto di Piazza Fontana.
Aiolli con precisione racconta tutte le turbolenze politiche di questo convulso e spietato arco di tempo che ha spianato la strada agli anni di piombo.
Attraverso varie vicende e i suoi personaggi, lo scrittore ricostruisce con un intenso intreccio narrativo il caos terribile di quegli anni oscuri.
Il gruppo dei terroristi di estrema destra, tutti coinvolti nel botto. Il Samurai, il Dottore, Falstaff, la voce narrante di un bambino che appartiene a una famiglia borghese fiorentina e vede andare via di casa la sorella per le divergenze politiche con il padre dopo l’attentato di Piazza Fontana. Poi c’è Pio, un politico autorevole della Democrazia Cristiana che ai tempi della strage rivestiva l’incarico di Presidente del Consiglio.
In mezzo ci sono personaggi senza nome, tra cui l’anarchico individualista, che impreziosiscono la trama e aiutano il lettore a orientarsi nelle trame complesse di una vicenda tutta italiana che ha cambiato le sorti di una democrazia.
Nero ananas è un romanzo politico di formazione in cui la Storia nota è raccontata da una finzione che somiglia tanto alla realtà dagli inventati, ma non troppo, punti di vista dei numerosi personaggi che in un certo senso sono legati dal medesimo destino.
Come Calvino ci racconta ne Il sentiero dei nidi di ragno la Resistenza con gli occhi di un bambino, in Nero ananas Aiolli affida agli occhi di un ragazzo adolescente la narrazione di una delle pagine più tragiche della nostra storia.
Nel romanzo di Aiolli ogni pagina e documentata. I suoi personaggi sono esistiti e hanno avuto a che fare con la strage, anche se non sono mai citati nel libro con il loro nome reale, ma sono tutti riconoscibili e identificabili.
Franco Freda, Giovanni Ventura, Delfo Zorzi e gli altri esponenti di Ordine nuovo. Il lettore li ritroverà tutti nelle pagine del romanzo.
Valerio Aiolli ha sentito il dovere di raccontare attraverso un romanzo la tensione violenta di quegli anni con la sua strategia terroristica e la deflagrazione di una bomba che minò pericolosamente le istituzioni.
Nero ananas è un romanzo politico complesso da leggere come una testimonianza preziosa soprattutto oggi che ricorre il cinquantesimo anniversario da quella strage fascista che nasconde dietro l’odore di mandorle amare, di polvere e di sangue segreti di cui forse mai verremo a conoscenza.