
Autore: Incardona Joseph
Casa Editrice: NN editore
Genere: romanzo noir
Traduttore: Lisa Ginzburg
Pagine: 101
Prezzo: 15,00
Lonely Betty di Joseph Incardona nel 2011 ha vinto il Grand Prix du Roman Noir ed ora, tradotto da Lisa Ginzburg e pubblicato da NNedizioni, è sugli scaffali delle librerie italiane. Figlio di madre svizzera e padre italiano, Incardona, già autore di racconti, romanzi, sceneggiature e graphic novel, ci offre un testo scritto con maestria e raffinatezza che è anche un tributo a Stephen King, forse lo scrittore contemporaneo di horror più celebre dell’ultimo quarto del XX secolo.
Siamo in una fredda cittadina del Maine. Il Natale si avvicina e nella casa per anziani fervono i preparativi per festeggiare una storica maestra del paese, Betty Holmes, che è arrivata alla soglia dei cento anni. Parteciperanno le più alte cariche della contea. Tutto è pronto e l’onere della cerimonia si riversa sulle spalle della vice-sindaco Sarah Marcupanni, mentre l’ex tenente di polizia John Markham, ora in pensione, sta passando la prima notte di Natale da solo essendo rimasto vedovo. Quello che non si aspetta è di essere chiamato alla casa di riposo dove Betty è ospite da molti anni perché la donna ha delle rivelazioni da fargli, proprio Betty che non pronuncia una parola da più di cinquant’anni. Un vero coup de théatre! L’anziana deve passargli delle informazioni sulla scomparsa di tre suoi ex alunni, i fratellini Harrys, avvenuta circa sessant’anni prima, un caso mai risolto. Sono stati uccisi i fratelli Harrys? E da chi? Dopo le frenetiche indagini iniziali il loro destino ha perso d’urgenza e di importanza (come capita in tutti questi casi) finché un giorno ha semplicemente smesso di richiamare l’attenzione generale.
Lonely Betty è un piccolo romanzo dal ritmo serrato, un noir intrigante piccolo esclusivamente nella forma, un romanzo breve. L’idea da cui parte la narrazione rende la storia interessante e curiosa, spingendo il lettore a voler scoprire il segreto così gelosamente custodito per tanti anni. All’inizio si pregusta un’attesa entusiasmante, tuttavia ben presto ci si accorge che il fulcro della narrazione non sta tanto nella trama, nel raccontarci la storia, ma nel messaggio che Incardona desidera mandare. Lonely Betty infatti è da leggersi in modo ironico. E ciò che solitamente si cerca in un romanzo, ovvero una trama credibile, non può esserci in questa narrazione. E’ vero non mancano le descrizioni degli ambienti anche se non sono fondamentali per lo sviluppo della storia, non manca la connotazione dei personaggi, anzi ognuno è ben contestualizzato nel suo ruolo e sono tutti un po’ strambi e irresistibili, ma bisogna lasciarsi trasportare dall’ironia.
Una narrazione veloce, un romanzo giocoso, un piacevole momento di lettura: questo è Lonely Betty. E’ comunque un noir e i lettori del genere avvezzi a risolvere certi casi sapranno certamente giungere alla conclusione con facilità senza esserne delusi. Un consiglio: approcciarsi al libro con spirito leggero pensando che assaporerete un intreccio divertente del tutto differente dalla norma, unico, che al termine vi chiederà sicuramente di essere riletto.