LA Presidente della Camera Laura Boldrini presenta il suo libro Lo sguardo lontano al Salone del Libro di Torino 2015, i cui proventi saranno concentrati in un lavoro di prevenzione sulla violenza alle donne. I primi capitoli sono dedicati alla sua storia, in cui una telefonata ha cambiato una vita.
Dopo un lavoro di 25 anni per le Nazioni Unite, che ha spaziato dai temi sulle emergenze umanitarie legate alla fame nel mondo e ai profughi di guerra, quel giorno si trovava ad Atene, per Medici nel mondo, in cui “comuni” cittadini greci erano in fila per farsi curare gratuitamente, perché la crisi stava iniziando dare i primi forti segnali di abbandono delle Istituzioni e dei servizi pubblici.
Proprio quel giorno, vide squillare il cellulare ed era Vendola che le offriva la possibilità di candidarsi alla camera. Dopo averci pensato qualche giorno, accettò perché voleva essere “protagonista del cambiamento italiano”, con la voglia “di muoversi” e mettendo da parte la prudenza.
Il libro si presenta come istantanee (vissuti), genuine e sincere su come si sono svolti veramente gli eventi politici degli ultimi anni, poiché “le buone notizie non fanno notizia” e dunque non arrivano all’opinione pubblica. Nel libro Laura Boldrini evidenzia l’importanza delle Istituzioni, del rispetto e dei valori di cui loro devono essere garanti; afferma con forza e decisione che “c’è voglia di cambiamento e rinnovamento in un “sistema vischioso, in cui le donne devono ancora lottare per avere spazi e diritti paritari rispetto agli uomini”.
Chiude con un messaggio di speranza: “ogni generazione ha i suoi problemi, ma l’obiettivo dei giovani di oggi è duplice: uscire dalla crisi italiana e lottare per un sogno comune degli Stati Uniti d’Europa, un sogno che non può rimanere nel guado”.
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