Il film diretto da Benoît Jacquot, ha aperto il Festival di Berlino 2012 e ha ricevuto il premio Louis-Delluc della cinematografia francese come miglior film del 2012. Ha poi ricevuto sette nomination e tre premi ai Césars 2013: miglior scenografia (Katia Wyszkop), migliori costumi (Christian Gasc) e miglior fotografia (Romain Winding). Presentato alla Berlinale 2012, è vincitore di 3 premi Césars; con Léa Seydoux (La vita di Adele, La bella e la bestia) e Diane Kruger. Il film è tratto dal libro Addio mia regina di Thomas Chantal, edito in Italia da Rizzoli nel 2003.
Si tratta di un kolossal in costume, ambientato nella Versailles del 1789 che ripercorre la cronaca di 4 giorni, dal 14 al 17 luglio, in cui la storia della Francia cambierà per sempre.
Il racconto è vissuto attraverso i drammi personali di Maria Antonietta, disperatamente innamorata della bella Duchessa di Polignac, e di Sidonie, giovane dama di compagnia, la cui lealtà e amore per la Regina tracima in devozione assoluta.
Oltre ad evidenziare la bravura indiscussa delle attrici protagoniste, vorremmo portare alla vostra attenzione alcune tematiche affrontate nel film. Innanzitutto, emerge la forza di volontà di queste figure femminili che, pur vivendo nel lusso e nello sfarzo, provavano enormi solitudini, vuoti colmati dalla compagnia di qualche frivolo passatempo o perché no qualche innamoramento saffico.
Il tema dell’omosessualità femminile è affrontato con garbo e discrezione. Infatti la capricciosa Maria Antonietta è totalmente rapita dal fascino della Duchessa di Polignac e pur rispettando il re, suo marito, è molto più turbata dall’allontanamento dalla giovane che non dal rischio di essere decapitata.
Emerge con chiarezza il fascino che aveva la corte ed è interessante vedere quel mondo sotterraneo di servitori e tuttofare che lavoravano a Versailles.
La bravissima Léa Seydoux interpreta Sidonie Laborde, una giovane lettrice della regina. L’amore di Sidonie per la sua Signora è incondizionato ed assoluto fino a non far immaginare lo spettatore che possa essere una fascinazione amorosa oltre che una dedizione del servo al proprio padrone. Sidonie, orfana di madre e di padre, amante fervente dei libri, è disponibile, pur soffrendo, a rischiare la propria vita pur di compiacere la regina il cui unico interesse è la Duchessa di Polignac. Un film delicato e profondo allo stesso tempo che analizza con criticità la corte di Versailles e non teme la messa in discussione di certe figure mitizzate dalla storia.