
Autore: montefoschi giorgio
Casa Editrice: Bompiani editore
Genere: Narrativa
Pagine: 224
Prezzo: 17.00
“Quando, sulla spiaggia di Sabaudia, col tuo costume rosso gocciolante, uscisti dall’acqua, io ti amai immediatamente, perché nello stesso istante in cui ti vidi e ascoltai la tua voce riconobbi il nostro amore”.
Uno scrittore sessantenne, Ernesto, ha da poco perso la moglie, il grande amore della sua vita, e con lei la voglia di scrivere. Gli sono rimasti due figli, entrambi sposati, e due nipoti. Segue le loro vite complicate nel tentativo i trovare negli altri il senso della propria esistenza. Grazie ai figli e ad un incontro casuale con una giovane donna, un’affascinante gallerista romana, decide di lasciare la casa di campagna nella quale vive isolato dal resto del mondo per ritornare in città. Qui ritrova l’amore e una nuova vita artistica che lo riporterà inaspettatamente al passato.
“La fragile bellezza del giorno” (Bompiani) è il sedicesimo romanzo di Giorgio Montefoschi. Attraverso il racconto di una lunga storia d’amore, narrata nella propria quotidianità, fatta di scontri e di necessari compromessi, Montefoschi costruisce una trama forte, verosimile e ben strutturata in cui la storia d’amore appare tuttavia fin da subito come un pretesto per parlare d’altro.
Il lettore è chiamato fin dalle prime pagine a riflettere con lo scrittore sul significato stesso del vivere quotidiano. Quanto contano i ricordi e quanto la vita presente? Cos’è davvero la felicità e perché volerla perseguire a tutti i costi se tutto è destinato a finire? Ernesto che, con la morte della moglie, ha perso qualsiasi interesse nella progettualità e nel futuro, legge Musil, e noi con lui. Cerca un punto di riferimento e lo trova finalmente in una donna alla quale non è disposto a rinunciare. E’ in questa nuova relazione che nasce sorprendentemente tuttavia la drammaticità del romanzo: Ernesto trova una rinnovata energia ma per riscrivere la storia del grande amore che ha vissuto e che non può tradire.